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Anziani rapinati, il sindaco: «Chi ha sospetti, segnali»

Dopo l’aggressione a marito e moglie, Sparacino annuncia: «Più telecamere»

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

10 Dicembre 2025 - 05:32

Anziani rapinati, il sindaco: «Chi ha sospetti, segnali»

Vittorio Bozzetto e Oriana Zanacchi nella loro casa di via Marconi a Levata di Grontardo

GRONTARDO - La brutale aggressione ai due coniugi di Levata ha destato sconcerto e molta preoccupazione nella piccola frazione di Grontardo e il giorno dopo i fatti di via Marconi in paese rimane la paura per quanto accaduto e lo smarrimento per le modalità dell’irruzione all’interno della casa di Oriana Zanacchi e Vittorio Bozzetto

sindaco

Anche il sindaco Santo Sparacino ha voluto esprimere la propria solidarietà alla famiglia presa di mira da due malviventi travestiti da finti carabinieri e rassicurare i compaesani sulla presenza di dispositivi per la sicurezza del paese. «Sono venuto a conoscenza di quanto successo perché avvisato dalla figlia dei coniugi Bozzetto subito dopo quanto accaduto – ha detto il primo cittadino – Ho avuto modo di esprimere loro la solidarietà personale e di tutta la comunità. Siamo in costante contatto con le forze dell'ordine, a cui va il mio ringraziamento per il prezioso lavoro che svolgono sul territorio, per fornire loro eventuali elementi utili per le indagini».

Poi il sindaco presenta anche una iniziativa concreta in materia di sicurezza.
«Purtroppo troppo spesso ormai si verificano furti nelle abitazioni, spaccio di stupefacenti nei campi e tentativi di truffe ai più anziani. Per questo, proprio in questi giorni, stiamo implementando e rimodernando con nuove telecamere e nuovi sistemi di riconoscimento il sistema di videosorveglianza. Ma oltre la videosorveglianza, è molto utile che tutti i cittadini segnalino prontamente alle forze dell'ordine qualsiasi situazione anomala, poiché ogni piccola informazione può essere utile per prevenire questi fenomeni».

I due coniugi domenica mattina, di ritorno dalla consueta messa domenicale, avevano notato un uomo davanti alla porta di casa che si era presentato come un carabiniere. Le forze dell’ordine, stando a quanto riferito dal malvivente, erano state avvertite di un furto proprio nell’abitazione dei coniugi Bozzetto. Una volta entrato in casa per il finto sopralluogo, l’uomo aveva anche chiesto se per caso i due avessero denaro e oggetti preziosi, riuscendo a farsi consegnare le chiavi della cassaforte. Prontamente svuotata da un complice, sempre vestito da carabiniere, che era uscito con tutto il malloppo di soldi e oro. Una volta accortasi del tranello, Oriana si era messa a urlare disperatamente e a quel punto il malvivente rimasto in casa l’aveva scaraventata a terra per poi dileguarsi. Anche il marito all’esterno della casa aveva cercato di intervenire, ma è stato spintonato a sua volta. Morale: i due finti carabinieri erano scappati su una vettura guidata evidentemente da complici e i due coniugi, una volta chiamati i soccorsi dalla figlia, erano stati portati al pronto soccorso per accertamenti.

Un episodio davvero increscioso reso ancora più grave e meschino dall’inganno usato dai due malviventi per introdursi in casa e farsi aprire la cassaforte. «Come potevo pensare che quell’uomo in divisa non fosse un carabiniere?», ha più volte ripetuto Oriana tra l’amarezza dell’inganno e la frustrazione per essersi fidata di due mal intenzionati che hanno semplicemente fatto leva proprio sulla buona fede dei coniugi Bozzetto. In paese resta lo sconcerto e anche la paura.

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