L'ANALISI
08 Dicembre 2025 - 20:11
CREMONA - Due le celebrazioni presiedute oggi in Cattedrale dal vescovo Antonio Napolioni nella solennità dell’Immacolata Concezione di Maria. Al mattino il pontificale nel corso del quale ha anche presentato la sua nuova lettera pastorale intitolata ‘La Chiesa lo sa’; nel pomeriggio i vespri, con il conferimento del mandato triennale e la benedizione a diciassette nuovi ministri straordinari (laici, uomini e donne) della Comunione, provenienti da tutta la diocesi. Insieme a loro altri quarantadue, tra religiosi e laici, sono stati confermati nel ministero per i prossimi cinque anni.
Nell’omelia monsignor Napolioni ha preso l’avvio dal brano della lettera di San Paolo ai Romani per il quale «laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia». «È – ha commentato – un traboccare, un fiume, un oceano di acqua che spegne il fuoco, di vita che vince la morte», perché se la creazione del mondo è potente «la vera onnipotenza si manifesta nella Redenzione, preparata dall’Immacolata Concezione, e poi nel mistero pasquale, dal quale sovrabbondano in eterno la grazia, la misericordia, la salvezza».

San Giovanni Paolo II – ha ricordato – di fronte al manifestarsi del male che sembra renderci impotenti, ebbe ad affermare che se è presente nella storia il mysterium iniquitatis (mistero dell’iniquità), esso, «per quanto grande, è circoscritto dal mysterium pietatis (mistero della pietà)», nel quale Dio sa trovare le vie per arrivare a ogni uomo. L’Eucarestia ne è «il segno più eloquente» che può raggiungere coloro che ne sono affamati e assetati, ma anche coloro che appaiono «distratti»; Maria – ha aggiunto – come madre di Cristo nel suo corpo è anche in qualche modo «madre dell’Eucarestia».
Il vescovo ha espresso gioia e gratitudine per i nuovi ministri straordinari della Comunione. «Non so – ha detto con una battuta – se avete detto sì alla chiamata di Dio o alla pressione del parroco, ma le due cose possono anche andare insieme». «Vi affiancano tanti altri» che già rendono l’Eucarestia «missionaria». Infatti, il compito specifico dei ministri straordinari è quello di portare la Comunione a domicilio alle persone malate, agli anziani soli che hanno bisogno dell’incontro con Gesù.

Sarebbe bello – ha aggiunto il presule – che dopo ogni messa domenicale i ministri straordinari partissero a portare la Comunione nelle case di chi non può essere presente in chiesa. Non si tratta solo di un ministero «di sostituzione», ma di servire l’unità del corpo di Cristo, permettendo alla Chiesa «di mettersi in moto portando tenerezza materna e speranza» nelle case, rendendo anche così le nostre comunità «case e oasi di pace», come ha esortato a fare, ancora oggi pomeriggio, papa Leone XIV.
Dopo l’omelia, i candidati al ministero hanno pubblicamente dichiarato, rispondendo alle domande del vescovo previste dal rito, di voler assumere l’ufficio di distribuire ai fratelli il corpo del Signore, impegnandosi a farlo «con diligente attenzione e profondo rispetto». I vespri sono terminati con il canto dell’inno del Giubileo e il saluto del vescovo che ha sottolineato come la festa dell’Immacolata Concezione rappresenti una «splendida preparazione al Natale», dopo il quale ha dato appuntamento ai fedeli anche per domenica 28 dicembre che segnerà, in diocesi, la conclusione dell’Anno Santo.
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