L'ANALISI
08 Dicembre 2025 - 11:58
SONCINO - È finita nero su bianco, in una lettera dai toni molto duri: il Comune ha diffidato E-distribuzione per i ritardi che stanno bloccando il nuovo Polo per l’infanzia da due milioni di euro. A firmare la missiva è il sindaco Gabriele Gallina, che parla di una problematica di «estrema gravità» legata alla «mancata esecuzione di un intervento essenziale per l’erogazione di servizi destinati all’infanzia».


Al centro della vicenda c’è lo spostamento di un impianto di rete necessario al proseguimento dei lavori della nuova urbanizzazione dove sorgerà il Polo. La richiesta, ricorda il sindaco, è partita a giugno. Da allora, però, nonostante «sei mesi di continui solleciti ai responsabili dell’Unità territoriale Cremona-Lodi», l’operazione non è ancora stata eseguita.
Gallina riconosce che su interventi di questo tipo ci possano essere tempi tecnici, ma sottolinea che «in questo caso E-distribuzione è andata oltre ogni limite di accettabilità per un servizio essenziale».
Nella lettera il sindaco dice di sentirsi costretto a «stigmatizzare formalmente» quella che definisce «pessima gestione della pratica e dei rapporti», arrivando a parlare di «pessima organizzazione, arroganza, menefreghismo» attribuita al referente locale e al responsabile dell’Unità territoriale. Parole pesanti, che il primo cittadino affianca però a un distinguo preciso: «A differenza di altri vostri referenti, che hanno sempre dimostrato competenza, disponibilità, attenzione e collaborazione con il nostro ente locale, questi hanno dimostrato relativamente all’intervento richiesto, pessima organizzazione lavorativa e hanno tenuto nei confronti del nostro ente locale comportamenti presuntuosi, irrispettosi e insolenti, classici di alcuni funzionari di aziende parastatali operanti in posizione di monopolio naturale».
In chiosa, l’ultimatum: «In assenza di un immediato e risolutivo riscontro entro e non oltre 7 giorni dalla presente – avverte il sindaco Gallina – saremo costretti ad adire le vie legali, inclusa la richiesta di risarcimento per i danni economici diretti e indiretti causati dal vostro inadempimento».
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