L'ANALISI
07 Dicembre 2025 - 19:38
I marinai presenti alla cerimonia
CREMONA - Dopo i Vigili del fuoco, anche artiglieri e marinai della città e del territorio hanno celebrato oggi, nella chiesa di Borgo Loreto, la patrona Santa Barbara. A loro si è unita l’Opera nazionale Caduti senza croce, nel fare memoria dei dispersi e dei morti in guerra le cui spoglie non è stato possibile recuperare e che sono perciò rimasti privi di cristiana sepoltura, compresi, fra questi, molti degli uccisi nei campi di sterminio e nelle foibe.

Alla presenza di autorità civili e militari, fra le quali il vicesindaco di Cremona, Francesca Romagnoli e i sindaci di Castelvisconti Alberto Sisti, di Malagnino, Eugenio Zini e di San Bassano, Giuseppe Papa, nonché le delegazioni dell'Istituto del Nastro azzurro (che riunisce i decorati al valor militare), delle associazioni d’arma e delle crocerossine con bandiere e labari, la cerimonia, coordinata dal presidente dell’Associazione marinai d’Italia, Daniele Rinaldi, è stata introdotta, sul sagrato, dall’alzabandiera e dall’inno di Mameli.

Poi, nell’omelia della messa, il parroco don Vilmo Realini, dopo aver presentato la ‘figura inquietante del Battista’ e il suo forte appello alla conversione, cioè al «cambiamento della mentalità e del cuore», che preludeva all’«irruzione nella storia del Regno dei cieli» con la venuta di Gesù (il vero significato del Natale), si è soffermato sulla lettura tratta dal libro del profeta Isaia, descrittiva di un mondo nuovo, fatto di pace e di benessere per gli uomini e per tutti gli esseri viventi, quello che «siamo chiamati a costruire» nella speranza cristiana.

«Oggi, invece, continuiamo a parlare di guerra e non di pace», ha osservato, chiedendo ai convenuti e alle loro associazioni di farsi «portatori di quella pace che è innanzitutto dono di Dio e non delle strategie dei politici, di un mondo nuovo in cui ci si possa dare la mano», e di «vivere la solidarietà e l'accoglienza» costruendo «ponti e non muri» anche quando non risulta facile, sapendo scorgere la povertà che è in drammatico aumento pure qui a Cremona, e non soltanto tra gli immigrati.

Al termine della liturgia, il vicesindaco Romagnoli ha portato il saluto dell'amministrazione comunale e l'apprezzamento per i valori testimoniati dalle associazioni promotrici, valori «che appartengono non solo al passato ma anche al futuro». Si sono quindi succeduti al microfono, per le rispettive preghiere pronunciate – come ha notato don Realini - «con la commozione del cuore», il maresciallo Tommaso Pulito, dell'Associazione artiglieri, Pierfausto Superti, dell'Opera Caduti senza croce, e Ilaria Mantovani dell'Associazione marinai, l’unica donna cremonese ad avere prestato servizio nella Marina militare, che ha recitato la storica «Preghiera del marinaio» composta nel 1901 da Antonio Fogazzaro su richiesta dell'allora vescovo di Cremona Geremia Bonomelli.
Infine, prima dell’ammainabandiera, Giovanni Luigi Cattaneo, presidente degli artiglieri di Cremona ha ringraziato - a nome delle associazioni - le autorità, il parroco e gli intervenuti, e ricordato i soci e gli amici anche recentemente scomparsi.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris