Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IL ‘MATTONE’ SOTTO LA LENTE

Immobiliare: i prezzi non decollano, ma le locazioni volano

Nelle compravendite pesa l’aumento dei costi di costruzione. L’effetto atenei si fa sentire

Andrea Fiori

Email:

redazione@laprovinciacr.it

08 Dicembre 2025 - 05:05

Immobiliare: i prezzi  non decollano, ma le locazioni volano

CREMONA - Comprare casa non è mai stato così complicato, eppure il mattone ai cremonesi continua a piacere. Tra mutui più selettivi, burocrazia che rallenta i tempi e costi di costruzione in crescita, il mercato residenziale non si ferma, ma cambia volto: a muoversi non sono soltanto i prezzi, bensì le scelte delle famiglie e degli investitori, sempre più attenti al rapporto prezzo/qualità e al tipo di immobile da mettere nel mirino.


È lo scenario fotografato dall’ultima indagine elaborata dal Centro Studi della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip). Nel terzo trimestre del 2025 il mercato immobiliare residenziale italiano ha mostrato dei segnali di ripresa e consolidamento; secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate, le compravendite di abitazioni nel periodo luglio-settembre hanno registrato un incremento dell’8,5% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Claudio Villa


A trainare è soprattutto il mercato dell’usato, ossia delle case già esistenti, in aumento del 10%, mentre le nuove costruzioni segnano una flessione del 9,6%, anche a causa dei costi di realizzazione e dei margini d’impresa sempre più compressi. Il report evidenzia una preferenza crescente per l’esistente e per soluzioni economicamente più accessibili, pur all’interno di un contesto economico complesso e non omogeneo sul territorio nazionale.


«Sebbene a Cremona il mercato delle case in affitto sia in grande fermento - spiega Claudio Villa, presidente di Fiaip Cremona - la situazione rimane sostanzialmente ferma. I prezzi degli immobili sono rimasti pressoché invariati nel corso degli ultimi anni, mentre sono aumentati i costi di costruzione. Questo comporta una sensibile riduzione del margine di profitto delle imprese edili, che preferiscono concentrarsi sulle ristrutturazioni di appartamenti già esistenti».

Luca Arcari


Anche il tema degli efficientamenti energetici richiesti dall’Unione Europea è estremamente attuale. «Gli obiettivi comunitari sono spesso irrealistici - ha spiegato Luca Arcari, presidente della Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari (Fimaa) aderente a Confcommercio -. Al mercato serve tempo per cambiare, oltre a incentivi sul lungo periodo per aiutare i proprietari di casa. Ciononostante, va evidenziato come il tema della classe energetica, non considerato fino a pochi anni fa, oggi sia tra i requisiti richiesti dagli investitori. Un segnale positivo di cambio di mentalità, più attenta anche a questi temi».

Il mattone, però, suscita ancora forte interesse, anche alla luce delle nuove possibilità aperte dall’aumento del turismo in città. «C’è una buona richiesta di bilocali o trilocali - spiega Remo Castelli, presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Agenti e Mediatori d’Affari (Anama) - da parte di investitori che puntano a metterli a reddito, anche rendendoli Bed & Breakfast o case per affitti brevi».

Remo Castelli


Sono proprio le prospettive future per Cremona che consentono di guardare con fiducia a un possibile rilancio del mercato immobiliare nei prossimi anni. Lo sviluppo e la crescita delle università - con il campus Santa Monica della Università Cattolica del Sacro Cuore e quello presso l’ex caserma Manfredini del Politecnico di Milano - sta richiamando numerosi studenti da tutta Italia, attirati da una città ancora a misura d’uomo.

Ma non si possono dimenticare anche le scuole di specializzazione dell’ospedale di Cremona, i corsi di liuteria, musicologica e tutte quelle attività che contribuiscono a far conoscere e apprezzare la nostra città. «I numerosi stimoli che stanno sorgendo in città - ha continuato Arcari - rendono Cremona più viva e attraente anche per gli investitori esterni, e questo ha una ricaduta non solo sugli immobili, ma anche su tutto il commercio e l’economia della città».


Negli ultimi anni il mercato immobiliare ha visto dei grandi cambiamenti, ma si sono trasformati anche i desideri e le ambizioni delle persone. «Come fotografa il Censis - conclude Arcari - oggi i giovani preferiscono un maggiore equilibrio tra la vita privata e il lavoro, piuttosto che i rischi e la fatica del mondo imprenditoriale. E questo ha evidenti ricadute anche sul mercato immobiliare delle attività commerciali».

Quello che non cambierà mai, però, è l’aspetto emotivo che si nasconde dietro la scelta di una casa.
«L’acquisto di un immobile - conclude Villa - si basa al 20% su aspetti razionali e all’80% sulle emozioni. I costi, la disponibilità economica, la posizione e altri parametri sono ovviamente degli aspetti fondamentali nel processo di decisione, ma quando una casa tocca il cuore di una persona tutto può essere messo in discussione».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400