L'ANALISI
07 Dicembre 2025 - 10:42
PIEVE D'OLMI - Un altro scossone nel pieno del terremoto che sta colpendo la vita politica di Pieve d'Olmi. Dopo le dimissioni della consigliera di maggioranza Etele Arisi, ora anche Lino Somenzi, che già si era dimesso da vice sindaco nei mesi scorsi, e Daniela Arini lasciano il gruppo di maggioranza ‘Il paese che ci piace’ guidato dal primo cittadino Stefano Guastalla per formare un gruppo autonomo.
Una decisione comunicata nell'ultimo consiglio comunale, tenutosi venerdì pomeriggio; una seduta convocata per riprendere il consiglio di sette giorni prima sospeso poco dopo l'inizio per l'abbandono della sala consigliare da parte di Somenzi e Arini e dei tre consiglieri di minoranza, Attilio Zabert, Cristina Viola e Gian Luigi Caggioni.
«La nostra è una decisione meditata e ponderata – ha assicurato Lino Somenzi – continueremo il nostro mandato da consiglieri, ma al di fuori della maggioranza. Come già avevo specificato dopo il consiglio del 28 novembre, non ci sono più i presupposti non tanto per gli obiettivi prefissati nel programma elettorale, quanto per il metodo con cui si stanno facendo le cose. In un paese piccolo come il nostro la collaborazione ed il dialogo con cittadini e associazioni è fondamentale anche e soprattutto quando vengono prese le decisioni per la comunità. In settimana presenteremo la dichiarazione di uscita assieme al nome del gruppo; mi preme dire che non saremo slegati dalla maggioranza se proseguiranno correttamente il programma elettorale col quale saremo in linea».
Ma le dimissioni di Etele Arisi, che è stata sostituita in consiglio da Giorgio Andrusiani, e l'uscita dalla maggioranza di Somenzi e Arini sono evidentemente solo l'ultimo tassello di una situazione di malessere all'interno dell'amministrazione e del gruppo che la guida che ha radici ben più lontane. Già questa estate le prime frizioni, poi le dimissioni di Somenzi da vice sindaco, l'abbandono dell'aula e ora la volontà di continuare un percorso disgiunto dalla maggioranza.
Non un problema da poco per il sindaco Stefano Guastalla che, con il nuovo assetto, si ritrova una maggioranza davvero ridotta: sei consiglieri di maggioranza, contro i tre di minoranza, cui adesso si aggiungono i due autonomi. E se già questo basterebbe a non dormire sonni propriamente tranquilli ci sono anche frizioni e affondi reciproci che, sempre dopo le due sedute consigliari, hanno messo in evidenza divergenze amministrative e tensioni personali tra maggioranza e minoranza che molto probabilmente hanno origine fin dalla campagna elettorale delle scorse elezioni.
Accuse e critiche in uno scambio di lettere, anche sul nostro giornale, tra Guastalla e Zabert che lasciano poco spazio all'immaginazione. Ma che accendono ulteriormente la polemica. Con una situazione in consiglio che appare quanto mai in bilico e una maggioranza che — dopo questo scossone — appare più che mai risicata.
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