L'ANALISI
06 Dicembre 2025 - 05:05
CROTTA D’ADDA - Tutto è apparentemente fermo dal maggio scorso, quando il direttore business unit idroelettrica di Edison, Daniele Bellini, ha inviato una relazione di 162 pagine ai ministeri dell’Ambiente e della Cultura. All’interno, le precisazioni del progettista, Luigi Lorenzo Papetti, sul progetto di una nuova centrale idroelettrica in località Budriesse, sui territori di Crotta d’Adda, Maccastorna e Castelnuovo Bocca d’Adda. Rispondendo alle perplessità e bocciature espresse negli ultimi due anni dalla maggior parte degli enti locali interessati (Regione Lombardia compresa) Edison si è così difesa, negando innanzitutto che la proposta presentata sia la riproposizione di progetti precedenti.
Sul portale ministeriale delle procedure di Valutazione impatto ambientale, dopo la pubblicazione di quell’atto, non sono seguiti provvedimenti. Se non l’aggiunta dell’indicazione «Istruttoria tecnica Ctpnrr -Pniec» alla voce «Stato procedura». Tradotto: la commissione del ministero dell’Ambiente sta ancora valutando se portare avanti il progetto, proseguendo dunque nello screening, o se bloccarlo sul nascere. Da prassi i tempi per il rilascio delle Via sono di 175 giorni (e dunque circa sei mesi) dunque il parere conclusivo potrebbe essere imminente, anche se in questo caso i tempi sono già dilatati in quanto il progetto è stati integrato e le consultazioni pubbliche con raccolta di osservazioni sono state tre. A due anni dal deposito della prima richiesta di Edison, datata 3 gennaio 2024, e a oltre sei mesi dall’ultimo atto ufficiale, sulla centrale sull’Adda è dunque calato il silenzio.
Il fatto che la decisione sia particolarmente ‘lenta’ è quasi certamente legato ai pesanti ‘no’ incassati dal progetto. Uno su tutti: quello di Regione Lombardia. Sempre a maggio aveva deliberato in giunta un atto con il quale sottolineava «il permanere di forti criticità in ordine agli aspetti idraulici, idrogeologici e all’elevato impatto ecosistemico che la realizzazione dell’opera comporterebbe». Con riferimento ai precedenti progetti presentati e respinti nel 2017 e nel 2021.
Edison ribatte: «La briglia di Budriesse, pur non essendo catalogata come opera strategica, di fatto svolge una funzione importante. Infatti è stata costruita nel secolo scorso proprio per fermare il progressivo abbassamento del fondo del fiume Adda conseguente alla relazione della diga di Isola Serafini. Inoltre, si evidenzia che l’impianto, come taglia e tipologia di opera, nonché come modalità d’esercizio, sarebbe simile a quello di Pizzighettone».
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