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SAN GIOVANNI IN CROCE

Bendati per imparare a vedere con il cuore

Gli studenti hanno affrontato percorsi guidati e autonomi senza l’uso della vista, ascoltato la testimonianza di Chiappetti, presidente dell’Unione Ciechi e degli Ipovedenti di Cremona, per comprendere meglio le sfide delle persone con disabilità e sviluppare empatia

Pierluigi Cremona

Email:

pierluigi.cremona@virgilio.it

04 Dicembre 2025 - 17:25

Bendati per imparare a vedere con il cuore

SAN GIOVANNI IN CROCE - Mettersi nei passi di una persona non vedente e provare a muoversi nello spazio che ci circonda senza l’uso della vista. L’iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale tramite il consigliere Giovanni Zardi, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, ha visto il coinvolgimento diretto degli studenti delle scuole primaria e secondaria di primo grado del paese.

Gli alunni, completamente bendati, hanno coperto alcuni settori della piazza del Comune e dei giardini pubblici con un percorso dove ogni alunno bendato ha raggiunto, camminando, il lato opposto del giardino pubblico, usando una corda come “corrimano”; percorso con la guida dove l’alunno bendato, aiutato dal compagno‑guida, ha dovuto avanzare su di un “sentiero” e un percorso con il bastone bianco dove l’alunno bendato e dotato del bastone, ha dovuto percorrere autonomamente il tragitto che lo ha condotto all’ufficio postale. Erano presenti anche il sindaco Pierguido Asinari che ha salutato alunni e professori elogiando l’iniziativa e Pierluigi Chiappetti, presidente dell’Unione Ciechi e degli Ipovedenti di Cremona. «I ragazzi si sono dimostrati coinvolti e hanno preso molto sul serio questa simulazione. È importante far provare esperienze di questo tipo ai nostri giovani per immedesimarli in chi ha qualche tipo di disabilità», commenta Zardi.

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Nel vicino teatro comunale le sei classi della secondaria e gli alunni di quarta e quinta della primaria hanno poi seguito con interesse la relazione di Chiappetti che ha portato la sua esperienza di ipovedente. «È stato un momento interessante tanto quanto la prova pratica, visto che Pierluigi non è nemmeno riuscito a finire la sua relazione, questo grazie all’entusiasmo dei ragazzi che lo hanno sommerso di domande, segno dell’interesse dell’iniziativa».

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