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BASSA PIACENTINA

Truffe agli anziani sventate, ma l'allerta rimane

A Monticelli e a Caorso cinque raggiri a vuoto: decisiva la prontezza delle vittime

Elisa Calamari

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03 Dicembre 2025 - 18:43

Truffe agli anziani sventate, ma l'allerta rimane

MONTICELLI/CAORSO - Martedì sono state sventate cinque truffe ai danni di anziani. Dall’Arma dei carabinieri fanno sapere che tra le 12.30 e le 15 nella Bassa Piacentina più persone hanno ricevuto telefonate di ignoti che si sono presentati come appartenenti a forze di polizia o come familiari bisognosi di aiuto urgente. Grazie alla prontezza delle vittime e al rapido intervento dei militari non è stato però compiuto alcun furto.

Il primo episodio registrato è storia appunto ieri alle 12.30 a Monticelli: una signora che abita in provincia di Trento ha segnalato un tentativo di truffa a danno di suo padre, ultraottantenne, residente in via Bodrio. L’uomo ha ricevuto una telefonata da un individuo che si era qualificato come appartenente alle forze di polizia, informandolo di un incidente che avrebbe coinvolto sua nipote e cercando di convincerlo ad uscire per incontrarsi.

Fortunatamente l’anziano ha immediatamente avvertito la figlia, che lo ha esortato a non cedere alle richieste. Nel frattempo la centrale operativa dei carabinieri di Trento, a cui si era rivolta la donna, ha informato i militari di Monticelli, che sono intervenuti tempestivamente tranquillizzando l’anziano. Alle 13.25 altro episodio in via Tinazzo, dove una donna ha ricevuto una telefonata da un falso ‘maresciallo Russo’ dei carabinieri di Monticelli.

Il presunto carabiniere le ha riferito che la sua autovettura era stata sequestrata. Dubbiosa e preoccupata, la signora ha contattato il 112 e anche in questo caso sono intervenuti i veri carabinieri. Una decina di minuti dopo, altra telefonata con la scusa del finto incidente stradale e terzo sopralluogo dei militari monticellesi.

La giornata è proseguita con altri sopralluoghi, l’ultimo alle 15.30 a Caorso dove una 78enne residente lungo la provinciale 20 ha ricevuto la chiamata di un sedicente nipote, che chiedeva denaro urgente per il pagamento di cure ospedaliere. La signora, inizialmente spaventata, ha cominciato a seguire le richieste, ma quando l’individuo ha insistito per ottenere anche gioielli, si è insospettita, ha riagganciato e ontattato i carabinieri.

In tutti i casi l’attenzione delle vittime e la rapida risposta dei militari hanno permesso di fermare in tempo le truffe. La centrale operativa di Fiorenzuola d’Arda ha coordinato le segnalazioni, mentre le pattuglie dei carabinieri sono intervenute presso le abitazioni. Viene rinnovato l’invito alla massima attenzione, anche perché tentati raggiri telefonici sono purtroppo stati registrati anche oggi.

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