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LA SODDISFAZIONE DI CISL-ASSE DEL PO

«Contratto metalmeccanici: aumento medio di 205 euro al mese e più tutele»

Riguarda 10mila lavoratori cremonesi. Risultato ottenuto dopo diciassette mesi di trattativa, una rottura del tavolo negoziale e ben quaranta ore di sciopero

Giacomo Guglielmone

Email:

gguglielmone@laprovinciacr.it

28 Novembre 2025 - 16:37

«Contratto metalmeccanici: aumento medio di 205 euro al mese e più tutele»

CREMONA - «Il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici è il frutto di una battaglia lunga, difficile e partecipata, che oggi porta finalmente risultati concreti anche per i nostri territori», dichiara Monica Tonghini, segretaria generale FIM Cisl Asse del Po, commentando la firma del nuovo contratto che coinvolge circa 15 mila lavoratrici e lavoratori mantovani e 10 mila cremonesi.

tonghini

Monica Tonghini, segretaria generale FIM Cisl Asse del Po

Dopo diciassette mesi di trattativa, una rottura del tavolo negoziale e ben quaranta ore di sciopero, con manifestazioni in tutta Italia, il confronto si è chiuso con un accordo che riconosce un aumento medio mensile di 205,32 euro a regime. Si tratta di un incremento pari al 9,64 per cento, superiore all’inflazione prevista, che secondo l’indice Ipca si attesta al 7,20 per cento.

Un risultato che non solo tutela il potere d’acquisto, ma mette anche al riparo da eventuali nuove impennate dei prezzi, grazie alla clausola di garanzia prevista dal contratto.

Gli aumenti verranno inoltre distribuiti in più tranche fino al 2028, garantendo una crescita costante degli stipendi.

«È stato un percorso lungo e faticoso – sottolinea Tonghinisegnato da mesi di mobilitazione, scioperi, presìdi e dalla determinazione di migliaia di lavoratrici e lavoratori che non si sono arresi di fronte allo stallo delle trattative. Senza questa partecipazione straordinaria non saremmo mai arrivati a un risultato di questo livello».

Accanto agli aumenti salariali, l’accordo porta con sé importanti avanzamenti anche sul piano dei diritti. Vengono rafforzate le tutele per la salute e la sicurezza, migliorate le condizioni per i lavoratori precari, introdotte nuove garanzie sulla stabilizzazione, sulla formazione e sulla conciliazione tempi di vita e di lavoro. È un contratto che prova a rispondere ai bisogni reali delle persone, non solo sul piano economico ma anche su quello della dignità e della qualità del lavoro.

«Questo rinnovo – conclude la segretaria generale – è la dimostrazione che la forza collettiva, quando è unita e determinata, può ottenere risultati veri. Ora il nostro impegno sarà quello di sottoporre l’ipotesi di contratto a tutte le lavoratrici e lavoratori, con assemblee capillari nelle aziende mantovane e cremonesi, con l’obiettivo di arrivare alla certificazione del voto e alla conferma del nuovo CCNL».

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