L'ANALISI
26 Novembre 2025 - 09:01
Il gruppo di laureati del corso magistrale
CREMONA - Inizia una nuova fase per il corso di laurea magistrale in Innovazione e imprenditorialità digitale, nel campus di Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che si trasforma ora nella magistrale in Management e innovazione digitale. Un corso nato in piena pandemia, al tempo delle mascherine FFP2 e del distanziamento sociale, per rispondere al meglio alle crescenti esigenze delle aziende del territorio cremonese e non solo. E che oggi, a distanza di cinque anni, è sempre più consolidato e centrale nell’offerta formativa della facoltà di economia e giurisprudenza.
«Quando, nel settembre 2020, insieme ad alcune aziende cremonesi abbiamo ipotizzato la laurea magistrale in Imprenditorialità e innovazione digitale ci sembrava una grande sfida - spiega Fabio Antoldi, fondatore del corso magistrale, docente di strategia aziendale e direttore del centro di ricerca per lo sviluppo imprenditoriale (Cersi) – Oggi, dopo cinque anni, questo corso di laurea è una bella realtà, frutto di un lavoro intenso con le imprese del territorio e non solo. È un corso che ha saputo chiamare a Cremona oltre 200 studentesse e studenti provenienti da tutta l’Italia, dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia. Sono giovani, quelli che hanno scelto l’Università Cattolica a Cremona, che vogliono studiare l’innovazione e l’imprenditorialità in questa città».

Oggi questo percorso di laurea si è consolidato e sta per attraversare una seconda fase: «Una fase di maturità e di crescita, sui temi del management e dell’innovazione – aggiunge il professor Antoldi –. Ci saranno ancora più relazioni con le imprese, e l’offerta didattica sarà aggiornata ulteriormente per rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche e per rispondere sempre più e sempre meglio alle esigenze delle aziende. Nel mercato del lavoro c’è bisogno di esperti di tecnologie digitali ma anche di processi organizzativi e di mercato. Questa laurea magistrale, unica su tutto il territorio nazionale, è un mix di tecnologie e di umanità, di relazioni sociali e di creatività».
Il corso di laurea, infatti, intende formare figure professionali sempre più richieste dal mercato del lavoro, a causa del forte sviluppo dell’economia digitale: dall’innovation manager, ossia il manager di progetti di innovazione nelle imprese digitali, all’esperto di trasformazione digitale fino all’imprenditore digitale e al fondatore di start up innovative.
«Per me è un onore raccogliere il testimone del professor Antoldi – racconta Matteo Cotugno, nuovo coordinatore della magistrale –. La facoltà di economia e giurisprudenza ha deciso di proseguire nel percorso di innovazione didattica lanciando un corso in management e innovazione digitale. Andrò a formare nuovi profili che serviranno per assicurare la transizione digitale e l’innovazione tecnologica, a partire dall’intelligenza artificiale. Ovviamente, quando si parla di questi temi, bisogna sempre tenere ben presente la componente etica, e anche su questo l’Università Cattolica è in prima fila. Profitto ed efficienza non possono essere le uniche guide, ma è importante coniugare innovazione, sostenibilità e la centralità delle persone umane».
Gli studenti, fin dal primo anno, saranno coinvolti in un percorso costante di learning by doing, grazie alla collaborazione organica con un pool di imprese innovative e del settore ICT che, fin dal primo semestre, offriranno ai partecipanti del corso una serie di attività integrative. Dimenticatevi quindi le lezioni frontali: si apprenderanno nuove competenze grazie a workshop e seminari sui temi tecnologici, ma anche project work, business game, mentoring da parte di manager e imprenditori, stage e microstage, hackathon e business challenge su problemi reali, oltre a periodi di incubazione di idee e startup.
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