L'ANALISI
24 Novembre 2025 - 10:11
Il gruppo dei protagonisti della serata
CREMONA - Si è tenuto ieri, nella cornice dell’auditorium Giovanni Arvedi del Museo del violino, l’incontro «Nel cerchio» organizzato da TEDxCremona, un programma di eventi locali che dal 2019 porta il formato TED sul suolo cremonese.
I TED Talks sono infatti una serie di conferenze che, da più di 30 anni, veicolano idee, esperienze e storie in tutto il mondo, e che, grazie all’impegno di Andrea Mattioli e di un team di volontari anche giovanissimi, da anni hanno arricchito l’offerta artistico-culturale di Cremona e del cremonese. Un ciclo che, come il cerchio simbolo dell’incontro, si chiude: Mattioli ha annunciato infatti che non rinnoverà la licenza TED.

Nell’incontro di ieri otto artisti hanno portato su un palco circolare le loro storie, i loro pensieri ed il loro talento. L’evento, presentato dal mezzosoprano Valentina Volpe Andreazza, voleva riflettere sulla figura e sul senso del cerchio, una forma perfetta che può far sentire inclusi o esclusi, che può rappresentare la vita ma anche un limite, una trappola e una possibilità.
La figura del cerchio, «artificiale, perché quasi del tutto assente in natura», ha da sempre ispirato il dialogo e la condivisione, sin dall’antichità quando le comunità costruivano villaggi circolari, o si riunivano intorno ad un fuoco per ascoltare storie. E proprio le storie sono state al centro dell’evento di ieri. C’è stato chi ha vissuto anni in Cina ed ha voluto condividere le sue considerazioni sulla situazione geopolitica in cui ci troviamo (in cui il «cerchio perfetto» in cui pensavamo di vivere si sta sgretolando). Chi ha invitato a non emarginare nessuno ed accettarsi per chi siamo davvero, nonostante i nostri difetti e problemi. Ed anche chi ha riflettuto sul modo in cui pensiamo. Ma l’evento «Nel cerchio», come i TEDxCremona precedenti, aveva come scopo quello di portare tra i cremonesi spunti di riflessione e di dialogo, voleva creare un luogo in cui far circolare idee che altrimenti non sarebbero state affrontate.

«Le 5mila persone che sono venute ai nostri eventi — ha spiegato Mattioli, organizer di TEDxCremona — hanno portato a casa un tesoro (le storie che hanno sentito), e poi ognuno decide come viverle».
Con questa speranza, dopo sei anni, ieri Mattioli ha annunciato, tra scroscianti applausi, che non rinnoverà la licenza TED. Un saluto, quello alla comunità cremonese, che non nasconde nessuna delusione, ma solo una ricerca di un nuovo equilibrio e il bisogno di una pausa. Ma che non vuole essere nemmeno definitivo, almeno per quanto riguarda il format degli eventi: «Mi auguro un seguito», spiega ancora Mattioli, che negli anni ha portato personalità importanti a Cremona e la città nel mondo, grazie ai video caricati online.
Con l’evento di ieri sono stati attraversati cerchi, confini, possibilità e vite, in un cerchio che continua a muoversi con gli spettatori presenti, con le loro domande e i loro dubbi. «Mi sembrava giusto chiudere il nostro cerchio in questo luogo così importante per la nostra città come l’auditorium Giovanni Arvedi», ha concluso Mattioli.
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