L'ANALISI
19 Novembre 2025 - 18:44
CREMONA - Benché siano trascorsi cinque anni, si ricorda il fatto: il vicino di casa che lo ha minacciato con una pistola (a salve) puntata alla gola. Era la sera del 31 agosto 2109, sabato. Il pensionato 70enne se lo ricorda, perché accomodato in poltrona, in tv stava guardando Juve - Napoli all’Allianz Stadium di Torino. Partita «incredibile», «memorabile», «storica»: i cronisti sportivi abbondarono in aggettivi. «Erano circa le 23, la partita stava per finire». L’arbitro stava per fischiare, il vicino del piano di sotto si è messo «a battere forte la mia porta».
Il pensionato ha ritirato la querela, ma per la minaccia - ‘Ti spacco il cranio’- con un’arma in pugno si procede d’ufficio. Al processo a carico del vicino, siciliano di 28 anni, oggi il 70enne è tornato a quella sera. «Ero davanti alla tv, ho aperto, mi ha afferrato per il collo, mi sono sentito puntare una pistola al collo. mi ha spinto dentro. ‘Tu te ne devi andare, devi smetterla, ti spacco il cranio, ti faccio fuori’». Il vicino «aveva un’arma in mano». Quale, il pensionato non lo sa, «perché ero molto spaventato», ma «aveva qualcosa in mano di circolare, l’ho percepita come una pistola».
«Ha visto se aveva il tappo rosso?», ha rilanciato l’avvocato Enrico Moggi, difensore dell’imputato con il collega Luca Curatti. «Il tappo rosso? Io non l’ho visto, ero troppo spaventato». Movente? «Mi diceva che me ne dovevo andare, perché gli davo fastidio, perché si era messo in testa che, di notte, mio figlio spostava i mobili. È dagli anni Ottanta che io abito lì. Sotto di me sono venute a vivere diverse famiglie. Io non ho mai avuto da dire con nessuno».
Il vicino è arrivato con la moglie nel 2016. A giugno del 2017, chi abita lì lo avevano visto esplodere colpi di pistola a salve nella zona condominiale, creando apprensione tra i residenti. Il pensionato si fece carico di comunicargli come fosse inopportuno. E forse lo scambio di battute lo ha irritato. Per due anni, la quiete. Da febbraio-marzo del 2019 «io e mio figlio in più occasioni siamo stati ingiustamente accusati di spostare i mobili in ore serali e notturne. Non è assolutamente vero, noi viviamo una vita improntata al rispetto degli altri».
Quella sera, il pensionato ha chiamato il 112, è intervenuta la pattuglia della Volante. I poliziotti hanno preso informazioni. In casa del siciliano hanno trovato la pistola a salve. «Siamo sempre vicini di casa, per il momento non abbiamo più avuto problemi». Il 18 marzo prossimo, la moglie dell’imputato sarà chiamata a testimoniare dalla difesa. Oggi non si è presentata, il giudice ha disposto il suo accompagnamento coatto.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris