L'ANALISI
19 Novembre 2025 - 05:05
Piazza Roma a Grontardo
GRONTARDO-PESCAROLO - A che punto è il percorso che deve portare all’Unione tra Grontardo e Pescarolo? E come procede la separazione di Grontardo dall’Oglio Ciria? Sono le domande che circolano in questi giorni, con l’avvicinarsi della scadenza di fine anno, quando il divorzio sarà definitivamente consumato.
Primo punto: è in corso di esecuzione la separazione dei beni, ovvero la suddivisione del patrimonio tra la stessa amministrazione di Grontardo, guidata dal sindaco Santo Sparacino, e gli altri enti che in tutti questi anni hanno formato l’Unione Oglio Ciria.
Seconda questione: sta per maturare il sì definitivo da parte di Pescarolo, ovvero la nascita di una nuova realtà che vedrà i due comuni unirsi in un matrimonio ormai dato per scontato.
Ne parlano i rispettivi sindaci, Santo Sparacino per Grontardo e Graziano Cominetti per Pescarolo. Si tratta di un passaggio importante, che avviene non senza un po’ di sacrificio da un lato e con grande curiosità oltre che notevoli aspettative dall’altro.
«Abbiamo effettuato i passaggi necessari in consiglio comunale - dice Sparacino -. In questa fase ci stiamo occupando del personale, cioè della parte che resterà in capo all’Unione Oglio Ciria e di quella che sarà assorbita da Grontardo. Proprio in questi ultimi giorni stiamo attuando la suddivisione anche del patrimonio, operazione che richiede un po’ di tempo e una contabilità specifica».
Al comune di Grontardo spetta una percentuale pari al 34%, calcolata in base alla popolazione. «Il nostro è il centro più grande rispetto ai quattro che formano l’Oglio Ciria, leggermente superiore anche a Corte de’ Frati. Quando si parla di patrimonio, si fa riferimento ai mezzi mobili, alle attrezzature, al pulmino per il trasporto scolastico e via dicendo. Ci tengo a sottolineare che questo percorso avviene in armonia, tema che accompagna e accompagnerà anche il futuro tra le amministrazioni con cui abbiamo lavorato e collaborato».
Sulla stessa falsariga la questione finanziaria. «Anche qui - continua il sindaco di Grontardo - ci atteniamo a una suddivisione tecnica. Non posso ancora entrare nei dettagli delle cifre, posso solo dire che una quota dell’avanzo che contabilizza l’Unione Oglio Ciria passerà a Grontardo. Come ordine di grandezza si parla di alcune centinaia di miglia di euro (più o meno 300mila euro, ndr), ma ripeto è una stima che va dettagliata e approfondita. Quando? La chiusura dei conti avverrà nella primavera del 2026, al momento della stesura ufficiale del bilancio. Lì avremo il quadro preciso, al centesimo. Criticità? No, nessuna».
A proposito di 2026, alle porte c’è l’Unione con Pescarolo.
«Il percorso va avanti - dice Sparacino -. L’atto di indirizzo da parte del consiglio di Pescarolo c’è. Mancano solo alcuni dettagli». Tra questi, la chiusura dello statuto e - particolare curioso - anche il nome che assumerà la nuova unione. «Non lo abbiamo ancora deciso, se ne sta discutendo, vedremo, un punto d’incontro arriverà di sicuro su questo» conclude Sparacino.
Infine, una considerazione: «Manterremo la collaborazione con tutti, abbiamo già effettuato un incontro con tutto il personale. Voglio sottolineare una cosa che è anche un impegno: garantiremo tutti i servizi. Qualcuno mi chiede che cosa accadrà, se ci sarà ancora questo o quello. La risposta è una sola: sì, ci sarà tutto, con un po’ di pazienza per i primissimi tempi, ma ripeto, i servizi saranno garantiti».
E se Grontardo non è alla prima esperienza di Unione, il Comune di Pescarolo si prepara ad un nuovo corso.
«La scelta è stata ponderata a lungo – spiega il primo cittadino Graziano Cominetti –, ma siamo certi di aver fatto la scelta giusta. L’obiettivo è unire le forze per dare vita ad un organo che possa dare più servizi ai nostri concittadini senza pesare troppo sulle casse di un solo ente. È come far parte di una grande squadra che può mettere in campo più valori a beneficio dei due paesi».
Quanto all’iter burocratico «abbiamo avuto l’incontro con i consulenti che hanno redatto lo studio per arrivare all’Unione, prossimamente verranno redatti i documenti necessari come lo statuto, il regolamento e la pianta organizzativa. Poi spero di poter andare in consiglio il prima possibile per partire. Nei giorni scorsi ci siamo anche confrontati con il personale che ha già avuto a che fare con l’esperienza dell’Unione e devo dire che è stato un momento proficuo poichè abbiamo messo sul tavolo diversi punti di vista e suggerimenti. Ripeto, l’intento è uno: unire le forze per migliorare i servizi riducendo i costi».
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