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SAN MARTINO DEL LAGO

Motori e inclusione: la pista diventa spazio di comunità

Siglata la convenzione quinquennale tra Fondazione Elisabetta Germani e Cremona Circuit. Residenti della RSD parteciperanno a eventi sportivi, iniziative sociali e culturali, trasformando la passione per la velocità in un’occasione di crescita e condivisione

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

17 Novembre 2025 - 14:07

Motori e inclusione: la pista diventa spazio di comunità

SAN MARTINO DEL LAGO - La pista come spazio di comunità, la velocità come momento d’incontro. È stato ufficialmente siglato questa mattina l’accordo tra la Fondazione Elisabetta Germani e Cremona Circuit; nella sala conferenze del circuito di San Martino del Lago, alla presenza di Alessandro Canevarolo, Ceo Cremona Circuit, dell'ingegnere Manuele Mazzucato, Ceo Autodromo Internazionale, di Enrico Marsella, presidente di Fondazione Germani, Ivan Scaratti, direttore generale della struttura socio-sanitaria di Cingia de’ Botti e di alcuni residenti della Residenza Sanitaria Disabili, è stata firmata la convenzione, di durata quinquennale, che permetterà la partecipazione dei residenti e accompagnatori agli eventi del Circuit, ma anche uno spazio per iniziative sociali, culturali o ricreative.

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Questa nuova sinergia è il risultato di una serie di azioni sperimentate nei mesi scorsi: dalla visita a settembre da parte dei residenti della RSD in occasione del WorldSBK 2024 alla realizzazione a fine ottobre del convegno scientifico "Invecchiamento delle persone con patologie psichiatriche" svoltosi proprio presso la sala conferenze del Cremona Circuit.

"La collaborazione con la Fondazione Germani – ha spiegato Alessandro Canevarolo – rappresenta un segno concreto di come il motorsport possa diventare veicolo di valori umani e sociali. Crediamo che la pista non sia solo luogo di competizione, ma spazio di incontro, di crescita e di partecipazione, dove la passione per la velocità si intreccia con la solidarietà e il rispetto per le persone. Questa iniziativa si inserisce in un più ampio impegno di Cremona Circuit verso il territorio: vogliamo essere parte attiva della comunità, promuovendo progetti che uniscano sport, inclusione e sviluppo locale".

La collaborazione con la Fondazione Germani è il primo tassello di un programma che mira a creare relazioni durature e a generare valore condiviso. “Siamo grati alla Fondazione per aver condiviso con noi questa visione – ha aggiunto Manuele Mazzuccato – e per l'impegno con cui ogni giorno costruisce inclusione e autonomia. Con questa convenzione vogliamo contribuire a una cultura dello sport aperta e consapevole, capace di generare valore per l'intera comunità. Correre insieme, per noi, significa generare movimento, non essere solo un luogo focalizzato sulla velocità e sui motori: non solo in pista, ma nel cuore delle persone”.

Poi carta e penna e la firma dell’accordo. "La convenzione con Cremona Circuit – hanno concluso Enrico Marsella e Ivan Scaratti – rappresenta molto più di una collaborazione: è un segno concreto di come il territorio possa generare alleanze virtuose tra mondi diversi, uniti da una visione comune di inclusione e cittadinanza attiva. Offrire ai nostri residenti l'opportunità di vivere eventi sportivi internazionali, di partecipare a momenti di socialità ma anche contribuire attivamente all'organizzazione: ciò significa riconoscere il loro valore, le loro competenze, la loro dignità. Motori e attenzione alla fragilità non sono due mondi così distanti, anzi ci sono molte similitudini che porteranno alla valorizzazione dell’inclusione. Ringraziamo Cremona Circuit per aver scelto di aprire le proprie porte alla fragilità con grande sensibilità. Quello di oggi è un passo importante verso una cultura che non si limita a prendersi cura, ma che sceglie di includere, valorizzare, accompagnare".

All’incontro presenti anche il sindaco di Cingia de’ Botti Nicolò Garavelli, il sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini e il vice sindaco di Derovere Franco Ceriali. In chiusura il dono di due opere disegnate da alcuni residenti e del calendario 2026 della Fondazione.

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