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CREMONA: ALLARME FURTI

Raid in via Trebbia, condominio nel mirino

Ladri in due appartamenti, anche in casa di un’ 86enne: via gli ultimi ricordi del marito

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

14 Novembre 2025 - 05:00

Raid in via Trebbia, condominio nel mirino

CREMONA - È tornata a casa mercoledì sera dopo la passeggiata con il nipotino e ha trovato l’appartamento in via Trebbia a soqquadro: luci accese, cassetti rovesciati, mobili rovistati, una portafinestra forzata e tutte le altre spalancate. Immaginabile lo sconforto e la paura per l’86enne che vive da sola e che, aperta la porta, si è trovata davanti la casa ‘violata’. L’anziana vedova ha subito chiamato il figlio, un agronomo 52enne anche lui residente in città, e insieme hanno fatto la conta dei danni: «Pochi, in verità», spiega l’uomo che ieri mattina è andato a presentare la denuncia ai carabinieri.

«Hanno rubato una collana di granati con chiusura in oro e un anello, in oro, con una pietra, sempre un granato. Non sono gioielli preziosi, varranno circa 500 euro tutti e due. Tuttavia — aggiunge — sono oggetti a cui mia madre era affezionata. Col tempo si era disfatta di tutti gli altri gioielli, ma questi li aveva voluti tenere con sé: erano un regalo di mio padre a mia madre prima di morire, l’ultimo che voleva custodire. È sparito anche un ciondolo viola, un mio regalo alla mamma. C’era in casa un po’ di bigiotteria, ma quella l’hanno lasciata lì. È vero che il ‘bottino’ è stato scarso, ma resta una brutta per mia mamma che ora ha paura di dormire da sola di notte».

Il furto è stato scoperto mercoledì intorno alle 18.45 ed è stato portato a termine dopo le 17. A quell’ora, infatti, la donna è uscita per portare a spasso il nipotino. I ladro — o i ladri — hanno preso di mira tutta la palazzina, con poco successo. «Hanno saltato il primo piano, dove ci sono i cani sul balcone, e sono entrati anche nell’appartamento sotto a quello di mia madre. Ma ci abitano giovani studenti e non hanno trovato nulla da portare via».

Le indagini non si preannunciano facili, in casa e in via Trebbia non ci sono telecamere. «I ladri — racconta ancora il figlio — sono entrati forzando la portafinestra che dal balcone dà sulla cucina. Poi hanno frugato dappertutto, presumo alla ricerca di contanti. Ma in casa non ce n’erano. Non hanno guardato in cucina — scherza l’uomo —, dove c’erano le paghette per i miei figli. Erano gli unici contanti in casa. Ora — ironizza il 52enne — ci manderanno la fattura per il lavoro non proprio fruttuoso. Ci chiederanno danni».

L’uomo poi racconta di un altro furto: «Qualche giorno fa hanno rubato la bici di mio figlio dal giardino di casa in via Montello, una Specialized rossa con la pipa reggi manubrio gialla. Mi hanno detto di andare a dare un’occhiata nella zona dell’ex hotel Hermes. L’ho fatto e sono scappato via prima di finire male: sembrava di essere a Medellin, una terra di nessuno sorvegliata da «vedette» che segnalano gli intrusi come me. Ho visto una montagna di biciclette con una decina di loschi individui che bloccavano l’ingresso. Sono rimasto allibito».

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