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Il ponte Bailey sulla scrivania di Salvini

Stallo nell’iter per la realizzazione dell’opera: Forattini (parlamentare Pd) interroga il ministro delle Infrastrutture

Pierluigi Cremona

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pierluigi.cremona@virgilio.it

13 Novembre 2025 - 17:44

Il ponte Bailey sulla scrivania di Salvini

La parlamentare Antonella Forattini e il ministro Matteo Salvini. Dietro, il render del ponte Bailey

CALVATONE - I ritardi per la costruzione del ponte provvisorio sul fiume Oglio tra Calvatone e Acquanegra sul Chiese arrivano sul tavolo del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. A portare il caso al dicastero è un’interrogazione della parlamentare mantovana del Partito Democratico Antonella Forattini.

L’intervento, previsto con una soluzione tipo Ponte Bailey, è oggi bloccato presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in attesa della pubblicazione delle Linee guida sulla sicurezza, qualificazione, progettazione e realizzazione dei ponti Bailey, elaborato indispensabile per dare corso alla progettazione esecutiva e l’emissione delle certificazioni tecniche.

«Le Province di Cremona e di Mantova hanno fatto la loro parte con puntualità, completando i progetti preliminari e definendo un protocollo d’intesa. Ora serve che il Ministero e il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sblocchino l’iter. I cittadini e le imprese del territorio non possono continuare a subire le conseguenze di ritardi e inefficienze imputabili alle istituzioni» spiega Forattini, che nell’interrogazione chiede al ministro i tempi per la pubblicazione delle linee guida nazionali e le eventuali misure transitorie che consentano di proseguire le attività progettuali.

Domanda inoltre quali iniziative il ministro intenda assumere per garantire il coordinamento tra Ministero, Consiglio Superiore e amministrazioni provinciali, e se «non ritenga opportuno semplificare le procedure per la messa in sicurezza e la ricostruzione delle infrastrutture minori nei territori di provincia».

Il ponte tra Calvatone e Acquanegra «è un collegamento vitale per lavoratori, agricoltori e famiglie – aggiunge –. Da troppo tempo il territorio attende risposte concrete. Presenterò ulteriori sollecitazioni in Parlamento finché la situazione non sarà sbloccata». Nelle scorse settimane anche la Provincia di Cremona aveva lamentato l’attesa dallo scorso agosto delle linee guida, stallo che non consente di proseguire con l’opera.

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