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IN FIERA L'EDIZIONE 2025

La voce di Eleonora Filipponi accende la finale del Reining Futurity

La mezzosoprano cremasca debutta in un contesto sportivo internazionale con l’inno americano e “Run for the Roses”. Una sfida artistica inedita, tra emozioni country e passione per i cavalli

La Provincia Redazione

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13 Novembre 2025 - 08:36

La voce di Eleonora Filipponi accende la finale del Reining Futurity

Nel riquadro Eleonora Filipponi

CREMONA - La grande Finale Open del Reining Futurity, in corso nella prestigiosa ambientazione di CremonaFiere, chiuderà l’evento internazionale più importante del Vecchio Continente per questa disciplina equestre americana sabato sera, in un crescendo di emozioni forti: sarà forse il momento in cui meglio si potrà vivere l’atmosfera degna dei più grandi eventi sportivi che l’organizzatore Giancarlo Doardo sta sviluppando passo dopo passo da alcuni anni e che in questo 2025 raggiunge un apice di spettacolarità. Effetti di luci, musiche, momenti di show e una diretta Tv commentata dal noto reining blogger Mauro Penza, che dividerà il microfono con l’esperto giudice internazionale Alessandro Meconi, e che non solo sarà possibile seguire, come tutte le altre gare, in diretta streaming su bonagacommunication.com ma, importante novità di quest’anno, anche su EQUtv (canali 151 del DTT, 51 di Tivùsat e 220 di Sky).

Tra i momenti che si preannunciano più emozionanti, e che conferiranno alle finali Futurity lo charme delle grandi Finals internazionali di sport come il tennis o il basket, vi saranno quelli sottolineati dalla voce di Eleonora Filipponi, giovane e talentuosa mezzosoprano lirica che proprio alla città di Cremona, vicino alla quale è nata e vive, deve le basi della sua formazione musicale.

Eleonora Filipponi, 33 anni, è nata a Crema e vive a Bolzone di Ripalta Cremasca. Formatasi all’Istituto Monteverdi di Cremona sotto la guida di Mario Luperi, si è imposta per la ricchezza timbrica e la versatilità espressiva. Ha calcato palcoscenici di rilievo come il Teatro Filarmonico di Verona, il Ponchielli di Cremona, il Comunale di Bologna e il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Opera di Firenze), collaborando con direttori come Zubin Mehta e Daniele Gatti, e ha partecipato a produzioni internazionali in Austria, Repubblica Ceca, Bulgaria e Romania.

La sua attività si estende anche al repertorio sinfonico, con apparizioni all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e al Teatro del Maggio. Tanta esperienza quindi: ma sabato sera, nel grande ovale di CremonaFiere, si esibirà per la prima volta in un contesto ‘da stadio’, davvero diverso dai teatri e dalle sale concerto cui è abituata, e aggiungerà al suo repertorio qualcosa di molto meno classico, ma altrettanto affascinante. Interpreterà due versioni particolari dell’inno Usa (a cappella, in apertura della finale Open) e di Run For The Roses, il celebre brano country che accompagna da sempre il galoppo d’onore del Futurity Open Champion.

«A casa ascolto spessissimo la musica country», racconta Eleonora. «La adoro, probabilmente grazie anche al Dna americano che scorre nelle mie vene, dato che la mia nonna materna è originaria di Vancouver e io stessa ho la cittadinanza italo-canadese. Sarà una bellissima sfida. Ritengo che l’inno americano sia uno dei più belli dal punto di vista musicale, ma anche uno dei più complessi da cantare. Oltre ad essere insegnante di canto moderno, da 10 anni faccio parte di un gruppo, i The Scrafige, con cui eseguiamo arrangiamenti pop a cappella. Nonostante la mia formazione sia classica, quella con la musica leggera è una relazione più che consolidata».

«Run for the Roses mi ha commossa» – prosegue – «è un capolavoro musicale con un testo toccante. Ognuno di noi, fuori di metafora, si è sentito almeno una volta come il puledro della storia, chiamato ad affrontare le proprie fragilità e a dimostrare il proprio valore. Dopo aver ascoltato la versione di Dan Fogelberg, è finito subito tra i miei brani preferiti su Spotify. Spero di rendergli giustizia con un’interpretazione più classica ma piena di cuore».

«Mi ha chiamato l’organizzatore del Futurity», ricorda Eleonora. «Due giorni dopo ero già in Fiera con Giancarlo Doardo, una persona di grande generosità e competenza. Un’emozione incredibile che mi ha permesso fin da subito di entrare nel giusto spirito».

«Da bambina andavo a cavallo nella pineta di Forte dei Marmi», racconta ancora. «Da lì è nata la mia passione per i cavalli. Ho visto da vicino l’efficacia dell’ippoterapia, soprattutto per le persone con disturbo dello spettro autistico: è incredibile quanto questi animali possano essere terapeutici».

«È la mia prima esibizione in un’arena sportiva», conclude la cantante. «Ci saranno 3.500 spettatori. Mi sentirò come una rock star a San Siro, circondata da un’energia travolgente».


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