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Patto col Cai: nuova vita ai sentieri

Inserimento nella rete nazionale, ma anche cartelli con i tempi di percorrenza oltre alla manutenzione e al ripristino della percorribilità in caso di cadute di alberi

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

09 Novembre 2025 - 11:13

Patto col Cai: nuova vita ai sentieri

Il presidente della sezione del Cai Fabio Rocco

PANDINO - Grazie al CAI verranno riscoperti e tracciati i sentieri lungo le campagne del territorio, in particolare le vie che conducono ai fontanili e collegano il paese con gli altri centri dell’Alto Cremasco. Un’operazione che prenderà il via nelle prossime settimane dopo la firma della convenzione tra il Comune e la sezione di Crema del Club Alpino Italiano. Già da tempo i volontari del CAI si occupano di tracciare itinerari, specialmente nel Parco del Serio, a Crema e in altri centri del comprensorio.

Tra gli ultimi, la riscoperta del percorso tra Quintano e Farinate. Tra i comuni dell’Alto Cremasco che già hanno siglato intese con il CAI rientrano proprio Dovera e Spino d’Adda. Quest’ultima amministrazione punta a organizzare al meglio la gestione e il monitoraggio della rete dei sentieri spinesi, concentrata in buona parte nel Parco del fiume Adda e nelle immediate vicinanze. Primo passo, uno studio del territorio e un’analisi delle risorse in tema di viabilità minore di interesse escursionistico, turistico, scientifico e storico.

In questo modo la giunta spinese vuole arrivare a quello che si potrebbe definire come un ‘piano regolatore della sentieri’, in cui saranno indicati i percorsi meritevoli di indicazioni, tenendo conto delle valutazioni ambientali in merito all’apertura e alla posa in opera dei segnavia. L’accordo, fa il paio con quello tra il club e Dovera, tra l’altro finalizzato alla valorizzazione di un percorso pedonale e ciclabile che, dalla seicentesca villa Barni a Roncadello, raggiunge proprio Spino d’Adda e in particolare il santuario della Madonna del Bosco.

Il sentiero ricalca in parte un’antica via di pellegrinaggio che portava i fedeli al luogo di culto, dove secondo la tradizione un detenuto fu liberato per intercessione mariana. A queste iniziative si accoda così anche Pandino, permettendo al Cai di proseguire nella creazione di una rete di sentieri tracciati, che vengono poi messi a disposizione anche sui sistemi satellitari tramite applicazioni e mappe online. Prende sempre più forma, insomma, un dettagliato itinerario escursionistico cremasco.

L’accordo, siglato dal sindaco Piergiacomo Bonaventi e dal presidente del club Fabio Rocco, prevede che i tracciatori del Cai lavorino su percorsi già esistenti e spesso regolarmente utilizzati a piedi. Saranno dunque indicati e numerati, verranno posizionati i cartelli con tempi di percorrenza e distanze. Il Cai si farà carico di tutti i costi necessari per la segnaletica orizzontale e verticale, inoltre è prevista una manutenzione periodica per il mantenimento dei tracciati.

Nel caso in cui le intemperie vadano a interrompere i sentieri a causa della caduta di alberi, i volontari potranno intervenire direttamente, oppure chiedere il supporto del Comune. Inoltre i percorsi che verranno tracciati saranno inseriti nel catasto nazionale della Rete escursionistica italiana. La convenzione ha una durata di tre anni.

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