L'ANALISI
28 Ottobre 2025 - 17:18
SONCINO - Nel borgo murato, dove ogni angolo racconta una storia e ogni muro è parte di un patrimonio inestimabile vecchio di mezzo millennio, la convivenza tra bellezza e quotidianità non è sempre semplice. A ricordarlo sono i residenti di vicolo San Rocco e via Galantino, che da tempo si battono per la tutela delle aree verdi e degli spazi pubblici del quartiere, spesso trasformati in parcheggi improvvisati.
Proprio loro si sono rivolti al giornale lanciando un appello pubblico e inviando numerosi scatti fatti nei giorni scorsi per documentare il Far West delle soste: «La situazione è diventata intollerabile. L’amministrazione dovrebbe dare risposte concrete ma, soprattutto, serve molta più vigilanza. Anche perché siamo arrivati al punto che c’è chi parcheggia sulle querce piantate dai bimbi danneggiandole».
Beninteso, non è un problema che si può risolvere dall’oggi al domani o con la bacchetta magica. La conformazione del borgo e i vincoli delle Belle Arti rendono infatti complicato qualsiasi intervento strutturale: realizzare nuovi posteggi o ampliare quelli esistenti è quasi impossibile, perché ogni angolo del paese è considerato parte di un unico bene storico e paesaggistico da proteggere. Così, tra piscine, scuole, palestre ed eventi, che in questa stagione sono moltissimi, la pressione dei mezzi cresce e la gestione della sosta diventa un esercizio di equilibrio tra necessità e tutela. E non tutti sono contenti.
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