L'ANALISI
17 Ottobre 2025 - 18:05
VIADANA - Tornerà in terra viadanese il corso di Agraria che in passato ha rappresentato un punto fermo nell’ambito scolastico del territorio, sfornando centinaia di diplomati? Non nell’immediato futuro, ma forse poco più in là. Infatti, nel ‘Piano provinciale dei servizi di istruzione e formazione 2026/2027’ che la Provincia ha approvato e presenterà alla Regione, la proposta di attivazione dell’indirizzo ‘Agraria, Agroalimentare e Agroindustriale’ all’Istituto superiore Sanfelice di Viadana è stata messa in stand by, con il suggerimento di non procedere, ma la decisione definitiva in merito viene rinviata alla prossima programmazione 2027/2028, in modo da poter condurre ulteriori e più approfondite valutazioni. Quindi, non un diniego definitivo ma una porta aperta, riconoscendo che il progetto di riavere l’Agraria a Viadana non è certo da buttare nel cestino.
«Ho pensato a questo nuovo indirizzo perché penso che sia un’esigenza del territorio, la cui economia non è basata solo sulle industrie e sul settore terziario ma anche sull’agricoltura», spiega la dirigente del Sanfelice Michela Dall’Asta, che ha messo in piedi la proposta inviata alla Provincia insieme con i suoi collaboratori. «L’idea è di collaborare con il territorio per creare un corso tecnico altamente qualificato, che possa rispondere alle esigenze di mercato, di ricerca ma soprattutto di valorizzazione dei prodotti locali, dal lambrusco al Grana Padano passando per il melone, senza dimenticare l’allevamento dei suini e la produzione di salumi e anche la lavorazione del legno. Quindi un istituto tecnico di scuola diffusa, dove i laboratori si fanno nelle aziende agricole piuttosto che in quelle dell’agroalimentare».
È facile ipotizzare che la Provincia abbia messo in stand by la proposta del Sanfelice, in attesa di una prossima valutazione, per non fare concorrenza ai corsi di Agraria dell’Istituto Strozzi, che ha le sue tre sedi a Mantova, San Benedetto e Palidano, ma è innegabile che si tratti di località non certo vicinissime a Viadana. La Dall’Asta, comunque, non demorde: «Sono fiduciosa nel portare avanti questo progetto, con l’obiettivo nel prossimo anno di mettere a punto un piano formativo accattivante, considerando anche che i laboratori che vengono utilizzati nel biennio noi li abbiamo già, nella sede S.G. Bosco, e quindi non c’è bisogno di ulteriori spese. Inoltre abbiamo anche l’appoggio delle amministrazioni comunali dell’Oglio Po e delle aziende agricole del territorio. Quindi, l’anno prossimo tornerò alla carica riproponendo alla Provincia questo progetto».
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