L'ANALISI
17 Ottobre 2025 - 16:03
Enrico ‘Kiro’ Fogliazza, a fianco i consiglieri Luca Fedeli (Fratelli d'Italia) e Andrea Carassai (Forza Italia)
CREMONA - Il consigliere Andrea Carassai, Forza Italia ha detto «no» alla via dedicata ad Enrico Fogliazza, il partigiano «Kiro»; Luca Fedeli, di Fratelli d’Italia, non ha invece partecipato alla discussione né al voto. Abbastanza per creare un caso politico. A proporre l’intitolazione erano stati i gruppi Sinistra per Cremona Energia civile, Psi, Alleanza Verdi e Sinistra – sostenuti da oltre 190 firme di cittadini – e la Commissione toponomastica nelle ore scorse ha approvato a maggioranza.
«Ci chiediamo quali siano i valori in cui si riconosce Fedeli – commentano in una nota i gruppi proponenti – e se il consigliere Carassai ritenga che la lotta di liberazione partigiana, condotta da partigiani di sinistra, cattolici, liberali e da uomini e donne anche non connotati politicamente, uniti tutti da un identico ideale di libertà, sia un episodio storico divisivo, quando l’unica linea di demarcazione, dopo l’8 settembre fu, ed è, essere o non essere solidali col fascismo».
Fedeli in commissione ha parlato di «motivi legati alla mia storia personale, familiare e politica». Sottolineando: «Non è una questione di contrapposizione, ma di coerenza con i valori che rappresento». Contattato oggi, ha spiegato la sua decisione: «La mia è stata una scelta politica, radicata in una visione della storia e dei valori in cui mi riconosco, chiaramente legata a una cultura anticomunista. Ritengo che la toponomastica abbia un significato che va oltre l’ambito amministrativo: è una scelta che riflette una memoria pubblica e, come tale, può suscitare sensibilità diverse. Per questo motivo rivendico con chiarezza la mia posizione, espressa nel pieno rispetto del dibattito e dei ruoli istituzionali. La toponomastica non è neutra. È, e resta, una scelta politica».
Anche Carassai spiega le ragioni del voto, nel suo caso contrario: «La posizione di Forza Italia è motivata da un principio di coerenza con i valori liberali e democratici che il nostro partito rappresenta. Pur riconoscendo il valore storico della Resistenza e il rispetto dovuto a chi ha operato in contesti difficili del passato – ha sottolineato anche in commissione –, Forza Italia ritiene che le scelte toponomastiche debbano rimanere inclusive, condivise e capaci di unire la comunità, evitando di richiamarsi a figure che possano essere percepite come espressione di una sola parte politica o ideologica. Riteniamo più opportuno che le nuove intitolazioni celebrino personalità di valore civico, culturale, scientifico o sociale universalmente riconosciute, capaci di rappresentare l’intera cittadinanza, senza distinzione di appartenenza. Forza Italia continuerà ad agire in questa direzione, promuovendo scelte che rafforzino la memoria collettiva e i principi di libertà, pluralismo e rispetto reciproco su cui si fonda la nostra Repubblica». A margine Carassai sottolinea che Fogliazza, essendo stato iscritto al Pci, è a suo avviso espressione di una precisa parte politica. Non accetta, però, riferimenti al fascismo: «Forza Italia è ed è sempre stata contro ad ogni totalitarismo».
Originario di Castelleone, Enrico Fogliazza è stato uno dei simboli della Resistenza cremonese e piemontese, commissario politico della 17ª Brigata Garibaldi in Val di Susa. Dopo la Seconda guerra mondiale ha ricoperto incarichi politici e sindacali importanti, diventando deputato tra le file del Pci tra il 1953 e il 1963. Ha svolto compiti direttivi anche nell’Anpi provinciale, della quale è stato presidente per diversi anni. A lanciare la raccolta firme per intitolargli una via era stata la consigliera Rosita Viola, di Sinistra per Cremona.
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