L'ANALISI
SANITA' E TERRITORIO
12 Ottobre 2025 - 09:47
CREMONA - Facendo tesoro dell’esperienza della storica Casa di Cura Domus Salutis di Brescia, dove nel 1987 è nato il primo hospice italiano con 29 posti letto e si praticano da tempo le cure domiciliari, anche la Casa di cura Ancelle della Carità, appartenente alla stessa Fondazione Teresa Camplani, ha avviato la Unità operativa di cure palliative domiciliari.
Ieri mattina, nella sede di via Aselli, l’unità è stata presentata nel corso di un convegno molto partecipato.
«Come prescritto dalle normative — spiega Francesco Forzani, direttore sanitario — è necessario integrare l’attività palliativistica anche con il livello domiciliare, in particolare sul territorio dell’Asst di Cremona, dove, secondo gli indicatori di bisogno dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS), c’è una domanda superiore all’offerta, in sinergia con chi già offre questo servizio, per non lasciare nessuno in attesa».
La nuova unità sarà accolta nei locali appena ristrutturati della Casa di cura. È stato ottenuto l’accreditamento e un primo contratto con i fondi del Pnrr, e il 23 settembre scorso è stato preso in carico il primo paziente.
«L’Unità operativa di cure palliative domiciliari offre supporto clinico, psicologico e spirituale al paziente affetto da una patologia cronica evolutiva che sceglie di essere assistito a domicilio, e ai suoi familiari», aggiunge Nicola Fasser, medico responsabile della stessa Unità.
«Le prestazioni sono erogate da un’équipe multiprofessionale — continua Fasser — composta da medico, infermiere, psicologo, Oss, e, al bisogno, fisioterapista, dietista e assistente sociale, con pronta disponibilità 7 giorni su 7, 24 ore su 24».
Ieri dirigenti, medici e coordinatori hanno illustrato obiettivi e organizzazione della nuova unità operativa, spiegando i percorsi di attivazione del servizio e le varie sinergie con altre realtà sanitarie.
La Casa di Cura Ancelle della Carità, oltre alle attività di ambulatori specialistici, radiologia, punto prelievi e degenza di riabilitazione specialistica (79 posti letto), dal 2002 comprende 12 letti di degenza di Cure Palliative (Hospice) con una occupazione dell’80%.
Nel 2024 sono stati 232 ricoveri, di cui il 43% non oncologici.
L’assistenza sarà garantita da un’équipe multiprofessionale e potrà essere erogata sia attraverso il ricovero in Hospice, sia a casa del paziente, sempre con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del paziente e della sua famiglia.
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