L'ANALISI
06 Ottobre 2025 - 05:05
RIPALTA CREMASCA - Cinquanta camion al giorno che attraversano abusivamente il centro di Ripalta Nuova e il Comune chiede aiuto al ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Da quando, un anno fa, i varchi per la lettura delle targhe dei mezzi pesanti sono stati spenti, la circolazione dei Tir è ripresa, in barba al divieto con pericolo per pedoni e ciclisti, ma anche per la tenuta delle abitazioni del centro storico.
«In settimana — afferma il sindaco Aries Bonazza — avrò un colloquio telefonico con il ministero, per chiedere di poter rimettere in funzione il sistema di controllo e di sanzionamento. L’autorizzazione ci era già stata concessa, ma poi sospesa, in quanto è in corso una revisione generale del regolamento riguardante gli autovelox. Quello che vorrei spiegare al ministero è che il nostro è un varco, installato per evitare il transito dei camion e non un autovelox».
I due varchi anti-Tir, uno in entrata e l’altro in uscita dal paese lungo via Roma, erano stati attivati a gennaio del 2024. Ma dopo otto mesi, il decreto del ministro Matteo Salvini sui rilevatori di velocità, di alcuni dei quali è in discussione l’attendibilità dei responsi, aveva costretto il Comune a spegnerli, per evitare una valanga di ricorsi.
«In realtà — precisa il sindaco — sono sempre un funzione e rilevano il passaggio dei mezzi pesanti, ma da quando il ministero è intervenuto, non abbiamo più elevato multe, per non rischiare di trovarci di fronte ai ricorsi». Il varco - come detto — non accerta la velocità dei mezzi, ma ne legge la targa e da quella può risalire al peso. Se supera i 35 quintali, non può transitare in paese. Dal momento dell’entrata in funzione, i frutti sperati non avevano tardato ad arrivare. In precedenza, in media transitavano 200 camion al giorno, nonostante la presenza dei cartelli di divieto. Coi rilevatori, il transito era calato fino a una media di 14 mezzi pesanti al giorno.
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