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Ritarda l’apertura del Percorso Castrum: il sogno del borgo sfuma (ancora)

L’atteso tour lungo i bastioni quattrocenteschi resta chiuso per un problema tecnico alla scala. L’opera da 100mila euro, già ultimata, slitta di almeno due mesi tra burocrazia e ritardi della ditta

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

04 Ottobre 2025 - 18:34

Ritarda l’apertura del Percorso Castrum: il sogno del borgo sfuma (ancora)

I lavori sulla scalinata per il Percorso Castrum, ora fermi

SONCINO - La speranza era quella di stupire le migliaia di turisti che stanno prendendo d’assalto il borgo con il nuovissimo Percorso Castrum, un’opera da 100mila euro, cofinanziata dalla Regione, che permette di attraversare per la prima volta nella storia i bastioni quattrocenteschi passeggiando sul Naviglio. Ma il sogno è sfumato. E probabilmente il tour della cinta medievale non sarà fruibile nemmeno per la Sagra delle Radici.

vice

Il vicesindaco Fabio Fabemoli sta facendo tutto il possibile per pigiare sull’acceleratore ma gli ostacoli sono di natura esterna: «Purtroppo i ritardi dipendono dalla ditta. Abbiamo già sollecitato più volte ma continuano a esserci rallentamenti. Spero che si possa chiudere la questione entro il mese ma – rivela – realisticamente potrebbero volerci fino a 60 giorni. Cercheremo di concludere al più presto».

Ma cosa è successo? E perché quell’opera che, com’è sotto gli occhi di tutti, è di fatto ultimata non è ancora visitabile? La risposta è semplice e altrettanto intuitiva al primo sguardo: manca un pezzo di scala. Sì, perché il primo progetto, già approvato dalla Soprintendenza, prevedeva una discesa in metallo che era stata effettivamente posizionata. Peccato che, benché funzionale, l’aspetto reale non corrispondesse alle premesse su carta. E quindi, per il collegamento, si è ripartiti da zero, iter burocratico compreso. Incassato nuovamente l’ok delle Belle Arti, sembrava tutto fatto: ma la ditta in difficoltà, poi il maltempo e ogni possibile sfortuna a ruota. Insomma, più calvario che percorso. Ma, in fin dei conti, si è aspettato per seicento anni. Un paio di mesi in più, pur storcendo il naso, forse si possono ancora tollerare.

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