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TRA SONCINO E ORZI

Bracconieri sorpresi a sparare: fucili e richiami sequestrati

Due uomini già noti alle forze dell’ordine sono stati denunciati dopo un blitz della Polizia locale del Fiume: in auto avevano selvaggina abbattuta, strumenti acustici vietati e uno di loro non possedeva neppure il permesso di caccia

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

02 Ottobre 2025 - 05:15

Bracconieri sorpresi, fucili e richiami sequestrati

(foto IA)

SONCINO/ORZI - Due uomini sorpresi a sparare agli uccellini con richiami elettronici vietati, uno dei quali addirittura senza licenza. È l’ultimo episodio di bracconaggio andato in scena nella campagna tra Orzi (frazione Barco) e Soncino, a ridosso dell’area protetta del Parco Oglio Nord, tesoro naturalistico che da sempre deve fare i conti con chi non rispetta le regole.

I due cinquantenni sono stati fermati dalla Polizia locale del Fiume in un controllo mirato, a una settimana dall’apertura ufficiale della stagione venatoria. Troppo presto, e soprattutto con mezzi proibiti: in auto avevano fucili e richiami acustici che riproducevano il canto degli uccelli per attirarli a tiro. Come se non bastasse, uno dei due non aveva nemmeno la licenza di caccia. Entrambi avevano già precedenti specifici.

Gli agenti della Polizia locale della Capitale della Bassa hanno sequestrato armi, richiami e selvaggina abbattuta, denunciandoli per reati venatori.

Non è un caso isolato. La provincia di Brescia, appena oltreconfine, resta uno dei punti caldi del bracconaggio in Italia, soprattutto contro piccoli uccelli come pettirossi, fringuelli e tordi, spesso catturati per finire illegalmente nei piatti. A volte, purtroppo, anche dei cremonesi.

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