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Disabili: «Stalli ridipinti, ma mancano gli scivoli»

L’Associazione invalidi al Comune: «Ci aspettavamo la correzione di prassi sbagliate»

Rebecca Loffi

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25 Settembre 2025 - 21:38

Disabili: «Stalli ridipinti, ma mancano gli scivoli»

CREMONA - Anmic di Cremona lancia un appello al Comune e alla cittadinanza: il rifacimento della segnaletica orizzontale, attualmente in corso, rischia di trasformarsi in un’occasione mancata per migliorare significativamente la qualità di vita delle persone con disabilità.

Il presidente provinciale, Leopoldo Oneta, ha segnalato errori di tracciamento che si ripetono da anni, senza riscontro nella normativa vigente. «Ci saremmo aspettati — si legge, in una nota di Anmic — che in concomitanza con la redazione del Peba (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche), si provvedesse a correggere prassi sbagliate, allineandosi finalmente a quanto previsto dal Codice della Strada».

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Il riferimento è, in particolare, alle aree tratteggiate gialle che affiancano gli stalli per disabili. Secondo l’articolo 149 del regolamento del CdS, queste aree servono a garantire l’apertura dello sportello, le manovre di salita e discesa della carrozzina con uno scivolo per l’accesso diretto al marciapiede. «Tuttavia, sul territorio cittadino — spiega l’associazione — queste aree risultano spesso prive di scivoli adeguati, costringendo la persona disabile a muoversi lungo la carreggiata per raggiungere un comodo accesso pedonale».

Nel caso degli stalli paralleli al senso di marcia, la critica si rafforza: «Senza scivolo, lo spazio di servizio non serve a nulla e, per le sue dimensioni ridotte, non è utilizzabile neppure dai veicoli con pedana mobile posteriore». Da qui la richiesta di un cambio di passo: maggiore attenzione, rispetto rigoroso delle normative e una progettazione che non si limiti a creare spazi di servizio, ma che rimuova realmente gli ostacoli all’autonomia e alla sicurezza dei cittadini disabili.

«Continueremo a vigilare — conclude ANMIC — perché le opere pubbliche siano conformi alla legge e ai diritti di tutte le persone». Fondata nel 1956 e iscritta al Registro Unico nazionale del Terzo Settore, Anmic rappresenta e tutela in Italia milioni di cittadini con disabilità e le loro famiglie, ponendosi come voce critica e costruttiva anche sul nostro territorio.

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