L'ANALISI
25 Settembre 2025 - 21:10
CREMONA - Li hanno appoggiati alla cancellata della scuola media Virgilio: sono sassi con una scritta che non lascia dubbi, «No! Bullismo». Su uno di essi una figura con un cuore spezzato versa lacrime; sugli altri, più sottili e colorati, la scritta «No bullismo!» si accompagna a un cuore che sanguina e a dei fiori, simboli di gentilezza e fragilità al tempo stesso. Sono comparsi una delle scorse mattine, posizionati da chi non è dato sapere.
Un piccolo segnale: sassi tanto duri quanto fragili, come i corpi e i cuori dei ragazzi e delle ragazze vittime di bullismo, fenomeno in crescita che racconta di un preoccupante analfabetismo emotivo. A segnalare la cosa alla professoressa Cinzia Cavalli, che per la scuola di via Trebbia si occupa di bullismo e di attenzione alle fragilità degli alunni, sono stati gli stessi studenti, stupiti e incuriositi. «I miei ragazzi mi hanno mostrato i sassi lungo la cancellata — racconta la docente —. Abbiamo cercato di capire se gli autori fossero studenti della Virgilio, ma non sembra. Certo, la necessità — se non l’urgenza — di disegnare sui sassi la paura del bullismo mette in evidenza quanto questo fenomeno spaventi i ragazzi. Non è un caso che abbiano scelto i sassi: mi piace pensare che la pesantezza del materiale racconti quanto pesante sia l’essere vittima di bullismo, in un’età in cui le relazioni e l’accettazione da parte degli altri sono tutto e contribuiscono a rafforzare la considerazione di sé degli adolescenti».
Le parole della docente della Virgilio danno voce a quei sassi, lasciati da autori — o autrici — anonimi che hanno voluto sottolineare un timore, un fenomeno che la scuola in generale conosce bene e su cui si lavora di concerto, cercando, nei limiti del possibile, di non abbassare mai la guardia, sia sul bullismo fisico che su quello online, in continuo aumento. In questo senso, anche la cancellata di una scuola diventa uno spazio per urlare il proprio disagio, disegnandolo sulla dura pietra, dura come il peso delle angherie dei bulli.
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