Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IL MONITORAGGIO

Pnrr, è corsa contro il tempo: «L’obiettivo è epocale»

Tra interventi completati e ritardi, il territorio provinciale affronta la sfida dei fondi europei con un quadro complesso di lavori pubblici e progetti infrastrutturali che guardano al futuro

Francesco Gottardi

Email:

fgottardi@cremonaonline.it

22 Settembre 2025 - 05:30

Pnrr. E' corsa contro il tempo: «L’obiettivo è epocale»

CREMONA - Mentre a livello nazionale il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) procede tra luci e ombre verso la scadenza del 30 giugno 2026, la provincia mostra un panorama articolato di cantieri e progetti in evoluzione. Con il quadro complessivo del Paese che segna solo il 24,7% dei progetti completati e un preoccupante 5,8% in ritardo cronico, Cremona, intesa come capoluogo, si distingue per un più incoraggiante 56% di pagamenti già effettuati.

Progetti e cantieri sul territorio

Nelle rilevazioni della fondazione Openpolis, che ha messo a disposizione Open Pnrr, lo strumento per monitorare i cantieri del piano, a pesare maggiormente sono i progetti a finanziamento ministeriale che riguardano decine di province, dalla giustizia alla rinaturazione del Po. La trama dei cantieri locali comprende numerosi interventi di piccola e media dimensione. In questo contesto, il Comune di Cremona è in prima linea non solo come ‘ospite’ dei 354 progetti sul territorio cittadino ma anche come soggetto attuatore di iniziative relative al trasporto pubblico locale, all’efficientamento e alla ristrutturazione di immobili. «Le scadenze saranno rispettate – dichiara l’assessore all’Urbanistica, Paolo Carletti –. Ma se questi obiettivi, che mi sento di definire epocali, saranno raggiunti è solo grazie all’intenso lavoro degli uffici, e in particolare dell’architetto Giovanni Donadio, che si sta spendendo molto per questi progetti».

CLICCA QUI PER INGRANDIRE

grafici

Riqualificazione urbana e infrastrutture

Sul fronte della riqualificazione urbana, è a buon punto il piano Pinqua relativo al quartiere Po: completati gli interventi sul verde nei parchi Sartori e Tognazzi e sul Lungo Po Europa (circa 1 milione di euro) e quelli sulla viabilità in via Ciria (500mila euro) e in largo Marinai d’Italia (500mila euro). Del piano fa parte anche il doppio intervento sui forni dell’ex fornace Frazzi (3,2 milioni), che «dovrebbe essere completato entro fine anno ma registra ritardi che probabilmente ne posticiperanno la consegna».

Il progetto più rilevante sotto il profilo finanziario, già completato, è l’acquisto di autobus elettrici e l’installazione delle relative infrastrutture di ricarica: il finanziamento totale ammonta a 8,8 milioni di euro. Anche la messa in sicurezza del centro civico (1 milione), della scuola primaria (1,6 milioni) e della ciclabile (1,3 milioni) del quartiere Boschetto sono stati ultimati, così come i lavori sulla scalinata del cavalcavia del cimitero (700mila euro).

Edilizia pubblica e popolare

Più complessa l’evoluzione dell’intervento di ridestinazione funzionale di palazzo Duemiglia in largo Madre Carelli. L’edificio, che ospiterà le associazioni cremonesi, ha ottenuto un investimento complessivo di 6,2 milioni di euro, di cui quasi 3 milioni da finanziamento Pnrr. Tuttavia, ad oggi è stato pagato soltanto il 28% dei lavori complessivi. «I ritardi sono dovuti alla complessità dell’intervento e all’iter autorizzativo – spiega Carletti –. Abbiamo però ottenuto un investimento ministeriale che porterà la scadenza dei lavori al 31 dicembre 2027».

Sul fronte dell’edilizia popolare sono due i grandi cantieri aperti: le case Erp di via Valdipado (3,6 milioni) e quelle di via Vecchia (1,3 milioni): «Li chiuderemo entro la fine del 2025», assicura Carletti.

Settore scolastico e antisismica

Maggiori progressi si registrano nel settore dell’edilizia scolastica. Completati gli adeguamenti sismici nella scuola media Virgilio (4,8 milioni) e alla palestra della Trento Trieste (350mila euro). «Per quanto riguarda i lavori di antisismica all’Anna Frank, un cantiere importante da 3,7 milioni, prevediamo la chiusura entro la fine di ottobre».

Luci e ombre di un grande progetto

Luci e ombre di un progetto ambizioso che, per il professore di politica economica dell’Università Cattolica Francesco Timpano, «rappresenta una grande prova per la nostra macchina amministrativa. Ora che c’è l’ipotesi di gestire tutti i fondi strutturali Ue in questo modo, i territori devono attrezzarsi. Ma si tratta di una scelta non priva di ombre: il più grande interrogativo, anche per il nostro territorio, resta legato a cosa succederà ai fondi che non riusciremo a spendere. Dobbiamo ricordare che parte di quei finanziamenti diventeranno nuovo debito».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400