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CREMONA. IL CASO

Guerra dei loculi: «Sfasciano una coppia»

Tomba ‘prenotata’, ma il nuovo Regolamento lo esclude: famiglia contro il Comune

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

10 Settembre 2025 - 05:15

Guerra dei loculi: «Sfasciano una coppia»

CREMONA - Da otto anni la salma della loro mamma riposa nel cimitero di Cremona, grattacielo F, loculo in terza fila. Carmela Bruzzese andava per gli 88 anni quando il 3 gennaio 2017 è spirata. Da 71 era sposata con Antonino, lui classe 1925, ancora in vita: i 100 anni li festeggerà il 10 ottobre. "Per sempre uniti", il desiderio di Antonino Digiglio. I quattro figli lo hanno esaudito, almeno ne erano convinti.

Morta la mamma, hanno scelto il loculo, pagandolo subito: "È costato quasi 2mila euro". E hanno visto che quello accanto era libero. Lo hanno prenotato, "perché uno ci pensa". "Volevamo pagarlo immediatamente, ma all’Ufficio cimiteriale ci hanno detto che si paga quando sarà il momento. Soprattutto, ci hanno rassicurati: ‘Il coniuge ha diritto ad essere sepolto accanto all’altro coniuge. Quel loculo è vostro’". Così, "con la loro autorizzazione", e "prese le misure", in mezzo alle due lapidi del giaciglio eterno di mamma e papà, i figli hanno fatto mettere un grande vaso di fiori ("Ci è costato 400 euro"). E la luce votiva.

Prima di Ferragosto, la doccia fredda: è arrivata con una telefonata dall’Ufficio cimiteriale. "Ci hanno detto che c’è un nuovo Regolamento, che il loculo non è più nostro, che non si possono più tenere i posti prenotati. ‘Liberate subito, spostate vaso e luce’". Sopra, alla destra di Carmela, riposa una donna morta il 2 agosto. Anni fa era rimasta vedova. Sotto di lei, dove dovrebbe andarci Antonino quando sarà la sua ora, sarà traslato, da un altro loculo, il marito della vedova. Insomma, lì sarà riunita un’altra coppia. "Non è giusto che riuniscano una coppia e ne sfascino un’altra. Noi non liberiamo il loculo prenotato per papà. Quando glielo abbiamo detto, è stata come una coltellata al cuore, da allora sta andando in depressione e non vogliamo che per colpa della persona che ci aveva garantito che il posto era suo, papà debba rimetterci la vita. Noi non possiamo dargli un dispiacere così grande", sbotta Pasqualina, 69 anni, ultima figlia di quattro: Annamaria, 77 anni, Domenico, 75, Caterina, 70. Da quando è rimasto vedovo, il padre Antonino abita con Pasqualina. Lei si è letta il nuovo Regolamento: "Non c’è scritto niente riguardo ai loculi che devono essere liberati. Ma poi, quando una legge cambia, dovrebbe cambiare da adesso in poi, non dovrebbe avere effetto retroattivo, giusto?". I Digiglio sono sul piede di guerra. Con l’Ufficio cimiteriale è braccio di ferro. Andranno per avvocati.

Già prima di dicembre, al cimitero Pasqualina aveva notato qualcosa che non andava. "Sul nostro vaso di fiori c’era un cartello con il nome di un defunto e la scritta ‘provvisorio’". Lei ha preso il cartello ed è corsa all’Ufficio cimiteriale. "L’addetto si è messo al computer: ‘Stia tranquilla, perché è riservato al vostro papà’". Ad agosto, la telefonata. "Noi non spostiamo il vaso di là. Non liberiamo niente, non possiamo buttare fuori il papà".

Antonino vuole riposare accanto a Carmela, devota a Padre Pio (sul marmo della lapide i figli hanno fatto incidere l’immagine del santo di Pietrelcina).

Calabresi di origine, Carmela e Antonino abitavano a Laureana di Borrello, paese di 5mila anime nella Città metropolitana di Reggio Calabria. Si sono conosciuti da bambini. "Le due famiglie erano unite, avevano i campi vicini. I fratelli di nostra mamma erano amici del papà". E si sono scelti. Il 17 marzo 1946, il matrimonio. "Mamma aveva 16 anni, allora si poteva". Quando Annamaria è nata, il padre era militare. Antonino ha fatto molti lavori, gli ultimi venti al caseificio Auricchio. Carmela ha tirato su i figli. Nel 2016, per i 70 anni di matrimonio, c’è stata una grande festa: figli, "nipoti, bis nipoti e tris nipoti".

"Papà vuole stare accanto alla mamma. Anche perché, quando succederà, dove lo mettiamo? La fila dove c’è la mamma è per gli ‘extra large’. Ci hanno detto di spostarla. Ma dove? A parte che c’è da spendere 7mila euro, essendo una ‘extra large’, mamma non si può spostare, deve stare lì per 50 anni. Ci hanno anche detto di fare cremare papà: perché noi dobbiamo andare contro la sua volontà? Lui non vuole essere cremato". Ogni giovedì Pasqualina accompagna il padre al cimitero, "ma da quando ha saputo che il loculo va liberato e che lì ci metteranno un’altra persona, vuole recarsi tutti i giorni. Papà non si dà pace".

Rachele Donati De Conti, responsabile dei Servizi cimiteriali, oggi parlerà del "caso loculi" al dirigente Paolo Viani. Dal Comune si spiega che fino al 1994 era possibile acquistare i loculi per i viventi. Che dal 1994 al 30 giugno scorso c’era la possibilità di fare una permuta, tenendo "opzionato" il loculo, a costo zero. Poi, il Regolamento vecchio di 59 anni, è stato cambiato.

Per tutti i coniugi c’è la possibilità di essere tumulati uno accanto all’altro.

E il caso Digiglio? Sotto la fila dove riposa mamma Carmela, sono liberi due loculi vicini, uno extra large, l’altro no. Mamma Carmela potrebbe essere spostata di un piano. Certo, i figli dovrebbero pagare i due loculi.

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