L'ANALISI
E' SEPOLTO AD ASSISI
07 Settembre 2025 - 15:25
Nel riquadro Carlo Acutis
CITTA' DEL VATICANO - La felpa e le scarpe da ginnastica: così è sepolto ad Assisi, la città che più amava, Carlo Acutis. Morto nel 2006 a soli 15 anni, è il primo santo “millennial”. È conosciuto come l’influencer di Dio perché parlava di fede attraverso internet; nelle statue è raffigurato con il pc in mano.
Carlo nacque a Londra il 3 maggio 1991 da genitori italiani, Andrea e Antonia Salzano, che rientrarono a Milano pochi mesi dopo. Qui frequentò l’asilo, la scuola e il liceo classico all’Istituto Leone XIII, diretto dai gesuiti. Grande appassionato di informatica, con l’aiuto di uno studente universitario realizzò siti per la parrocchia e per la scuola.
Trascorreva molte vacanze ad Assisi, dove approfondì la conoscenza di San Francesco. Dalla sua spiritualità imparò a rispettare il creato e ad aiutare i poveri, anche con i soldi risparmiati dalla paghetta. Faceva ogni giorno la comunione e amava ripetere: «L’Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo».
Con le sue competenze digitali ideò una mostra internazionale sui miracoli eucaristici, oggi diffusa in tutto il mondo.
Nell’ottobre 2006 si ammalò di leucemia fulminante (tipo M3) e morì l’11 ottobre all’ospedale San Gerardo di Monza. Aveva chiesto di essere sepolto ad Assisi, desiderio esaudito nel 2007 con la traslazione della salma.
Papa Francesco, parlando ai giovani, ha più volte citato le sue parole: «Tutti nascono originali, ma molti muoiono fotocopie». Tra i suoi motti anche «Non io ma Dio». (ANSA)
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