L'ANALISI
07 Settembre 2025 - 09:01
CREMONA - «Ci siamo quasi: con l’avvio delle lezioni (domani, Ndr) tutti gli studenti saranno in sede, in una Anna Frank completamente nuova, colorata e sicura — spiega la preside, Barbara Azzali alla vigilia della ripresa delle lezioni, in anticipo sul calendario regionale —. Tutti i nostri ragazzi saranno in via Novati, abbiamo lasciato la succursale in via Santa Maria in Betlem. Entreremo in una scuola sicura e accogliente».
L’intervento di messa in sicurezza dell’edificio di via Novati, secondo le norme antisismiche, è stato finanziato nell’ambito dei fondi Pnrr. Lo stanziamento complessivo ammonta a 3.744.103,35 euro, di cui 2.769.661,48 per lavori appaltati. Il contributo ministeriale è pari a 2.456.093,11 euro, mentre il resto, 1.288.010,24 euro, è stato stanziato dal Comune.
«Il Comune ha creduto molto in questo recupero — sottolinea la preside —. Sono stati rifatti gli impianti elettrici e idraulici, oltre agli interventi sulle palafitte, secondo le norme antisismiche. È veramente un’altra scuola. Tutto il primo piano è pressoché terminato e rinnovato negli arredi e nei colori delle pareti, che abbiamo voluto allegri e vivaci. Entro ottobre i locali ancora interessati da alcuni lavori verranno restituiti e allora torneremo effettivamente alla normalità. Ma per noi questo è fin da subito un anno da vivere con entusiasmo. La nostra scuola è proprio bella».
Colori sgargianti, un rosso che mette allegria, tavoli e sedie variopinte, poltrone per momenti di relax: l’impressione è quella di una scuola in cui sia piacevole stare, un luogo in cui il dialogo si costruisca tanto nei momenti formali quanto in quelli informali. La sicurezza e la stabilità sono evidenti se si scende nel parco e si osservano la cerchiatura dei pilastri con un particolare tipo di calcestruzzo e il rinforzo di travi e colonne con materiali compositi in fibre di carbonio o piastre metalliche.
Attenzione alla sicurezza e alla vivibilità hanno contraddistinto lavori che, a inizio anno scolastico 2025/2026, riconsegnano alla comunità l’Anna Frank di via Novati rinnovata in buona parte, così come era già accaduto per la Virgilio di via Trebbia.
C’è chi decide di anticipare l’avvio delle lezioni a domani, chi addirittura ha pensato di partire il 15 settembre. Quest’anno, come non mai, il rito del suono della prima campanella sarà spalmato su un’intera settimana, con orari e incastri veramente bizantini. La motivazione? I cinque minuti da recuperare sui 60 di lezione oraria effettiva, la volontà di tenere da parte giorni in caso di emergenze o improvvise elezioni. Sta di fatto che l’avvio dell’anno sarà a scaglioni: addio all’univoco giorno di scuola per tutti. E, in fondo, ad anticipare la liquidità dei riti sociali, è il campionato di calcio: non c’è più la domenica sportiva, ma le partite si giocano a tutte le ore e in tutti i giorni, e la scuola, che è specchio della realtà, non poteva che adeguarsi. Paragoni improbabili a parte, la possibilità di variare l’inizio delle lezioni è concessa dalla legge sull’autonomia scolastica, che permette di calibrare i tempi della scuola in base alle varie esigenze, fatto salvo l’obbligo di mantenere il numero minimo di 210 giorni. Non resta dunque che giostrarsi in un inizio d’anno che parte e riparte, celebrando “primi giorni di scuola” fatti su misura: con l’accoglienza dei “primini”, le informative ai genitori e il ritorno in classe soft.
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