L'ANALISI
05 Settembre 2025 - 11:51
I soci dell’Associazione Liutaria Italiana riuniti per la presentazione del catalogo dedicato ai maestri del saper fare
CREMONA - È un catalogo elegante che raccoglie una settantina di maestri liutai dell’Ali, l’Associazione Liutaria Italiana, una sorta di album di famiglia. La pubblicazione è stata presentata ieri mattina, nella cappella/museo della Scuola di Liuteria Stradivari, alla presenza dei dirigenti Daniele Pitturelli e Lorenza Badini, che hanno fatto gli onori di casa. Fra gli ospiti, il conservatore del Museo del Violino, Riccardo Angeloni e il sovrintendente del Ponchielli, Andrea Nocerino.
A spiegare la genesi del catalogo è stato il presidente dell’Ali, Simeone Morassi: «È la sesta edizione, la prima risale al 1996 — ha spiegato —. L’idea è quella di testimoniare non solo chi fa parte dell’associazione, ma anche come cambiano i nostri associati: una sorta di diario di una comune passione, la liuteria». Anna Lucia Maramotti Politi ha voluto mettere in connessione l’alto artigianato artistico con l’artisticità del violino: «Gli strumenti sono frutto di un’espressività artistica e non solo artigianale — ha spiegato —. Ogni strumento ha una sua voce che aiuta il musicista, il quale entra in simbiosi con il concertista».
Filosofia della liuteria e azioni pratiche si coniugano nell’attività culturale dell’Ali: «Saremo a MondoMusica con uno stand importante in cui sarà esposta una quarantina di strumenti — spiega Morassi —. Abbiamo scelto di presentare qui il catalogo perché tutti noi apparteniamo alla scuola, ma anche perché con l’Istituto Stradivari stiamo portando avanti, in collaborazione col Cites, un lavoro per capire come ovviare alle sempre più strette norme che tutelano essenze necessarie al nostro mestiere. L’ebano è uno dei materiali sotto osservazione e, prima che se ne vieti l’utilizzo, è indispensabile pensare a soluzioni alternative tecnicamente in grado di non penalizzare la resa dello strumento. Cosa che, per ora, non è possibile fare, ad esempio, con il legno di pernambuco, indispensabile per la costruzione degli archetti. È in questo senso che la nostra associazione vuole raccogliere stimoli e promuovere iniziative capaci di sostenere e far crescere il comparto».
Innovazione tecnica e tradizione si tengono insieme nella natura statutaria dell’associazione, nata a Cremona nel gennaio 1980 con lo scopo di divulgare cultura e competenze tecniche ai propri iscritti. È costituita da due entità: la prima riunisce liutai e archettai professionisti; la seconda liutologi, studiosi e appassionati dell’arte liutaria. Inoltre, favorisce il diffondersi della cultura liutaria attraverso la propria rivista semestrale Liuteria-Musica-Cultura. Tutto questo per raccontare come il mestiere del liutaio si nutra di saper fare e conoscenza, e non possa esimersi dal frequentare la bellezza e guardare all’innovazione, pur rimanendo fedele a sé stesso.
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