L'ANALISI
04 Settembre 2025 - 18:50
CREMONA - «È brutto. Che cosa si prova d’impatto? Paura, poi vedi tutto quel disordine, la casa messa a soqquadro, estranei che hanno toccato tutto: ti senti violato. La cosa che mi fa più male è che hanno portato via la medaglia di mio padre, un incalcolabile valore affettivo. Abbiamo fatto denuncia ai carabinieri, perché comunque va fatta. È una brutta storia». L’hanno vissuta sulla propria pelle marito e moglie residenti al Boschetto.
Storia di qualche giorno fa. Di sera i coniugi sono usciti da casa. E in casa loro ci hanno messo piede i ladri. «Tra le 20.30 e le 22.15 — spiega il marito —. Hanno tagliato le inferriate, ma non con il flessibile. Pare con le tenaglie che utilizzano i pompieri negli incidenti stradali».
L’abitazione dà su una strada di passaggio. «Sì, ma non passano solo le auto, è frequentata anche da gente che porta a spasso il cane». Nessuno ha visto.
Tema «sentito» al Boschetto, quello dei furti in abitazione. Lo sa Luigi Armillotta: da fine maggio scorso è il presidente del quartiere. Quartiere popoloso e nella mappa dei ladri. Non solo la notte. Qui ci sono stati molti furti anche in pieno giorno. «E anche con le persone in casa. I ladri non hanno paura di niente». Armillotta ricorda il caso di quei due malviventi trovati in un giardino, alla luce del sole. Ladri che la studiano bene per non dare nell’occhio. A cominciare dall’abbigliamento. Quei due si erano camuffati da gente che lavora nell’edilizia. «Uno era vestito con una tuta, l’altro aveva una cartellina in mano: sembrava un geometra».
Sul tema della sicurezza, prosegue Armillotta, «l’assessore Santo Canale, attraverso una mail ufficiale, ha confermato che nel quartiere avremo le due telecamere di sorveglianza a fine anno: una di fronte alla scuola media in via Boschetto, all’angolo con via Crocile, l’altra in via Boschetto all’angolo con via Cà del Binda». Da presidente del quartiere, Armillota ritiene le telecamere «un buon deterrente, ma non risolvono il problema dei furti. Funzionava bene il controllo di vicinato: sulla chat di vicinato con la Polizia locale, venivano segnalate le situazioni di emergenza come un’auto sospetta, movimenti sospetti. Poi, purtroppo, c’è stato un cambio di Regolamento. Per le emergenze ora bisogna chiamare il 112, mentre la chat serve per segnalare situazioni di degrado e, a mio parere, si è un po’ snaturata».
Al Boschetto girano le pattuglie delle forze dell’ordine. «Le vediamo — conferma Armillotta —. Ne servirebbero di più, ma sappiamo che sono in pochi. Le telecamere sono un ottimo inizio».
Dal Boschetto allo Zaist. Da qui, nelle scorse ore, si è alzato un grido di allarme. E di «paura». La paura, soprattutto, di chi abita nelle villette a schiera che insieme alle ville, sono i bersagli preferiti dai ladri. Perché si trovano in zone più isolate. «Il tema dei furti in appartamento è molto sentito dai residenti: è il reato più odioso», conferma Giulio Ferrari, 25 anni, da tre presidente del quartiere Zaist, un quartiere molto esteso: «Area Lucchini, via dell’Annona, via Macello, stadio, ma, indubbiamente, la zona dello Zaist è più colpita dai furti, perché qui c’è una concentrazione urbanistica fatta di tante villette ed è un po’ una piaga di tutti i quartieri con villette, come il Boschetto». Ferrari si sente spesso con Armillotta. «Forse il Boschetto è più colpito del nostro quartiere, perché loro hanno villette attorniate dai campi». E i campi sono ottime vie di fuga dei ladri.
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