L'ANALISI
28 Agosto 2025 - 19:11
CREMONA - «La denatalità comincia a farsi sentire, non c’è dubbio. Ma per ora il sistema regge: certo, una riflessione andrà fatta nei prossimi anni», osserva l’assessore all’Istruzione e all’Edilizia scolastica del Comune, Roberta Mozzi, alla vigilia dell’apertura dell’anno scolastico per i nidi e le scuole dell’infanzia comunali.
«Dal primo settembre le iscrizioni si riapriranno e sarà possibile inviare domande fino a ottobre. Successivamente si procederà a incrociare le graduatorie cercando di rispondere il più possibile alle esigenze delle famiglie. Per i nidi i posti disponibili sono 240: ne sono già stati assegnati 232, mentre per i restanti 8 bisognerà verificare se età e scuole corrispondano alle richieste».
Per le scuole dell’infanzia «le domande pervenute sono state 239: a oggi sono stati assegnati 204 posti, mentre 26 bambini restano in lista d’attesa. A questi si aggiungeranno le nuove richieste. Spesso le liste d’attesa derivano dal fatto che i genitori esprimono preferenze specifiche su una struttura, senza possibilità di usufruire di scuole magari più lontane da casa. Con la nuova fase di iscrizioni e l’incrocio delle richieste contiamo di ridurre le attese. Tra le novità di quest’anno ci sono tre bambini anticipatari accolti nelle scuole dell’infanzia».
Sul fronte del personale «tutti i posti sono stati coperti e, grazie alle ultime assunzioni rese possibili dal turnover, abbiamo 60 maestre di ruolo e una decina di incaricate annuali nelle scuole dell’infanzia, mentre nei nidi operano 50 maestre di ruolo e due a tempo determinato. Stiamo inoltre per nominare quattro pedagogisti che aiuteranno la comunità educante a lavorare insieme sul sostegno e su una scuola sempre più inclusiva».

«È dunque tutto pronto per l’avvio dell’anno scolastico di lunedì mattina, quando nidi e scuole dell’infanzia accoglieranno i piccoli alunni, alcuni dei quali al debutto nella comunità scolastica. Abbiamo scelto di lavorare, soprattutto nei nidi, con un inserimento partecipato che coinvolgerà direttamente bambini e genitori — spiega l’assessore —. Nei primi tre giorni i genitori condivideranno l’intero tempo scuola con i figli, sul modello svedese: un modo per rendere più dolce il distacco e creare continuità tra il contesto familiare e quello scolastico».
Da lunedì 1° settembre i bambini inizieranno così una nuova avventura a pieno regime. «L’attenzione alle dinamiche educative e al bambino come centro dell’agire pedagogico è da sempre al cuore del sistema 0-6, su cui il Comune investe non solo in risorse ma anche in progettualità — conclude l’assessore —. Ogni scuola avrà i propri percorsi tematici e pedagogici, ma ciò che unisce il nostro lavoro è la convinzione che fin dalla tenerissima età i bambini possano essere protagonisti consapevoli della realtà che vivono, attraverso un approccio ludico in sintonia con la loro crescita».
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