Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

LA POLEMICA

«L'ex farmacia comunale abbandonata»

Il gruppo Laboratorio Comune Casalmaggiore sull’edificio di Casalbellotto: «Non si conosce la destinazione»

Pierluigi Cremona

Email:

pierluigi.cremona@virgilio.it

24 Agosto 2025 - 05:10

«L'ex farmacia comunale abbandonata»

CASALMAGGIORE - «Sono passati oltre due anni dalla dismissione della vecchia farmacia e dal trasferimento nel nuovo immobile attiguo, non di proprietà dell’Azienda farmaceutica municipalizzata (Afm) e ad oggi non si conosce ancora la destinazione del vecchio stabile». Inizia così il comunicato del gruppo Laboratorio Comune Casalmaggiore che ha seguito la vicenda dell’immobile fin dai primi tempi.

«Della vicenda della farmacia comunale di Casalbellotto, che ci sta particolarmente a cuore, vogliamo ricordare un po’ di cifre: Afm paga un affitto mensile di 2.500 euro; alla scadenza del contratto di affitto della durata di sei anni il totale pagato ammonterà a 180mila euro. Afm, a questo punto, potrà optare per l’acquisto dell’immobile ad un prezzo stabilito di 750mila euro; a tutti questi importi si deve aggiungere l’Iva. L’operazione quindi supererà il milione di euro e tutto con soldi pubblici. Con importi simili, siamo da sempre convinti che si sarebbe potuto e dovuto ristrutturare il vecchio immobile che ha una metratura superiore all’attuale e dove si sarebbero potuti ricavare altri spazi, quali ambulatori per fisioterapia e studi medici, vista anche l’età media della popolazione del paese e delle frazioni limitrofe».

Il gruppo civico-politico sottolinea che «l’affitto è troppo oneroso e fuori mercato per una frazione. Anche la cifra stabilita per l’operazione d’acquisto la valutiamo esagerata e riteniamo l’operazione rischiosa, tenuto conto delle variabili del mercato immobiliare. Possiamo dirlo grazie anche ad alcune consulenze che abbiamo commissionato. Ad oggi ci preme denunciare lo stato di abbandono in cui versa l’immobile di proprietà. Ci risulta che siano state da subito dismesse le utenze, quindi l’immobile non è riscaldato; freddo, umidità e mancanza di aerazione portano a muffe e a un rapido deperimento causando così un danno al patrimonio pubblico. L’aiuola antistante, una volta rigogliosa, ormai è ridotta ad arbusti secchi, l’impatto sulla pubblica piazza risulta così deprimente».

Compito dell’amministratore pubblico «è assicurare la corretta gestione delle risorse pubbliche e quindi attendiamo di conoscere quali siano i progetti ad oggi stabiliti, rammentando al presidente Marco Ponticelli e al sindaco Filippo Bongiovanni che Afm è una partecipata dove l’unico socio è il Comune e che i cittadini hanno il diritto a essere informati e coinvolti».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400