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MONTICELLI D'ONGINA

Asfalto nuovo già danneggiato nella zona artigianale

Intervento non programmato in via Breda sui sottoservizi elettrici rovina il manto appena posato, suscitando l’ira di Comune e cittadini

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

22 Agosto 2025 - 17:07

Asfalto nuovo già danneggiato nella zona artigianale

MONTICELLI D'ONGINA - Asfalto appena posato e già rovinato: accade nella zona artigianale di via Breda, dove un intervento non programmato ai sottoservizi (nello specifico le linee elettriche) ha mandato su tutte le furie amministrazione comunale e cittadini. Tanto che ieri il sindaco Gimmi Distante, il vice Daniele Migliorati e l’assessore Cristian Secchi hanno girato un video denuncia sul posto, per spiegare alla cittadinanza l’accaduto.

«In questi giorni sono comparsi tagli su aree appena asfaltate. Si tratta di un cantiere non comunicato — attaccano —. Abbiamo ricevuto tante lamentele, perché da tempo in questa zona era atteso il rifacimento del manto stradale e nell’ambito del piano asfalti da 360mila euro ci eravamo appena riusciti».

Secchi precisa che prima di procedere con le riasfaltature l’ufficio tecnico del Comune aveva provveduto ad avvisare le società che gestiscono i sottoservizi e le ditte che si occupano delle rispettive manutenzioni, chiedendo se erano in programma interventi. Una prassi, per evitare appunto che quanto appena sistemato venisse rovinato poco dopo. Non è stato comunicato nulla agli uffici e invece, appena le strade sono state sistemate, ecco rispuntare ruspe e trivelle per gli scavi. Stavolta non del Comune. Servono per linee elettriche di collegamento tra le cabine presenti nella zona artigianale: è necessario cambiare i cavi ormai vetusti.

trio

Il sindaco Gimmi Distante, il vice Daniele Migliorati e l’assessore Cristian Secchi

«Siamo molto arrabbiati, proprio come tutti i monticellesi, per questa mancanza di programmazione che non dipende da noi — concludono gli amministratori —. L’ente ha fatto sacrifici economici per ricavare la somma e ora la situazione è quella che c’è alle nostre spalle».

Sperano in un ripristino una volta ultimati i lavori alle condotte. E assicurano che monitoreranno la situazione. Ma intanto l’ennesimo pasticcio burocratico all’italiana si traduce in disagi doppi per le aziende dell’area e soldi pubblici spesi senza il risultato sperato.

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