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CREMONA. IL COMMERCIO

Sos panetterie: altre 2 chiusure in città

Dopo il negozio di via Dante a porta Milano, giù le saracinesche della ‘Fonte del Pane’ di via Ghinaglia. Tra inflazione e costi energetici, le cessazioni minacciano il tessuto sociale, privando il quartiere di punti di riferimento fondamentali

La Provincia Redazione

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17 Agosto 2025 - 05:20

Sos panetterie: altre 2 chiusure in città

CREMONA - Ancora saracinesche abbassate e luci spente per le piccole botteghe. E sta volta tocca ai panifici, con almeno due chiusure eclatanti: ‘La Fonte del Pane’ in via Ghinaglia e ‘La panetteria’ in via Dante Alighieri.

Colpa dell’inflazione galoppante, del costo dell’energia, e dei ben noti crucci della piccola imprenditoria cittadina. O magari di un imprevisto. In via Ghinaglia, in prossimità del passaggio a livello, la forneria storica ha le tende abbassate da mesi. In vetrina c’è ancora il cestino di pane; ma sulla porta c’è un rettangolo di cartone, che reca la scritta: ‘Causa imprevisti il negozio resterà chiuso fino a nuova comunicazione’. Il tutto, corredato dalla chiosa: ‘affittasi’.

La panetteria di via Dante, invece, che un tempo si trovava di fronte al bar San Giorgio, non esiste più. Al suo posto, dietro alla stessa vetrina, oggi c’è una nuova attività (un parrucchiere per uomo) subentrata dopo diversi mesi di ‘vendesi’ e ‘affittasi’.

La chiusura delle piccole attività (prendendo in considerazione tutti i negozi di prossimità, non solo le panetterie) è un fenomeno sempre più diffuso, con un trend in crescita che non accenna a flettersi verso il basso: nel solo 2024, la Camera di Commercio ha registrato un saldo negativo tra aperture e chiusure definitive, con sole 146 nuovi negozi nella provincia di Cremona a fronte di 259 cessazioni. Significa che, nell’arco di una sola annata, il commercio locale ha subito ben 113 colpi. E la tendenza prospettata per il 2025, prendendo in considerazione anche solo i primi otto mesi, è già altrettanto preoccupante.

La ferita si allarga sempre di più, e ha conseguenze anche sociali. I negozi di prossimità, infatti, non offrono semplicemente un servizio al cittadino, ma diventano anche punti di riferimento per le persone sole (in particolar modo gli anziani) offrendo, inoltre, un assist alla sicurezza e al decoro.

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