L'ANALISI
13 Agosto 2025 - 17:44
Virginio Mussi, conosciuto da tutti come ‘Ginny’, durante una corsa insieme alla squadra Marathon Cremona
CREMONA - È venuto improvvisamente a mancare Virginio Mussi, conosciuto da tutti come ‘Ginny’, all’età di 65 anni. Il fatto risale a martedì: durante un allenamento in bicicletta insieme ad alcuni amici sul bergamasco, a Clusone, Mussi è stato improvvisamente stroncato da un malore. La notizia ha lasciato esterrefatta la città intera, in particolare gli amici e i parenti, tra cui la moglie Roberta e i figli Filippo e Olimpia. In lutto anche la squadra di corsa Marathon Cremona, a cui era iscritto.
«Due giorni prima ci siamo allenati insieme — racconta il presidente Ervano Vicini — Stava benissimo. Eravamo tutti lontanissimi dal pensiero che potesse succedergli una cosa del genere. Era un atleta, nel suo piccolo». Così è stato anche nella giornata di mercoledì: «Si è trattato di un giro in bicicletta normalissimo — prosegue Vicini — probabilmente anche una scusa per trascorrere una giornata fra amici».
Di Mussi, Vicini ricorda il carattere tenace: «Una persona taciturna, forse — spiega — ma estremamente affidabile. Aveva una corazza addosso. La sua cerchia di amici più stretti, però, sa bene che era anche molto sensibile». La squadra si stringe intorno al compagno. Ci sarà anche alle esequie di questa mattina: «Saremo presenti come Marathon al funerale — assicura Vicini — verremo in divisa per ricordarlo».
Il lutto per la morte di Ginny Mussi colpisce anche il mondo della pallacanestro cremonese. Giocatore di grande impatto per punti e assist, Mussi è stato il forte playmaker che negli anni Ottanta ha contribuito alle fortune della società di pallacanestro A.S.S.I di Cremona. «Una grande perdita per tutti noi compagni di squadra e non solo», testimonia Massimo Carotti.
Mussi aveva anche allargato lo sguardo al mondo della politica, scendendo in campo durante le elezioni comunali del 2024 nella lista di Ferruccio Giovetti, amico di una vita: «Ci conosciamo da sempre — racconta Giovetti — la notizia della sua morte mi ha lasciato di stucco. Era uno sportivo infaticabile, che non mollava mai. Era incrollabile. Era in grado di fare qualsiasi cosa. Era propositivo. Il programma elettorale l’abbiamo scritto insieme». Unica consolazione: «Che se ne sia andato facendo ciò che amava fare: pedalare, coltivare la sua passione. Ma se c’era uno che non doveva morire era proprio Ginny».
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