L'ANALISI
10 Agosto 2025 - 15:16
Nel riquadro il presidente Andrea Morandi
CREMONA - La provincia di Cremona è stata tra quelle più colpite dal Covid: 2.119 persone uccise, di cui 14 sanitari in prima linea durante la pandemia. Non va per il sottile Andrea Morandi, presidente dell’Ordine provinciale dei medici e degli odontoiatri: 2mila iscritti. È polemico con la decisione del ministro della Salute, Orazio Schillaci, di aver estromesso dalla commissione vaccinale del Parlamento una rappresentanza della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli Odontoiatri: ne è presidente Filippo Anelli. E di aver nominato, all’interno del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag) due medici considerati ‘no vax’, inseriti tra i 22 esperti chiamati a supportare le strategie politiche in materia, con raccomandazioni basate su evidenze scientifiche. Si tratta di Paolo Bellavite, ematologo veronese, e di Eugenio Serravalle, pediatra di Pisa.
«Abbiamo appreso con stupore — dice Morandi — che all’interno dei nomi componenti il Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle vaccinazioni (Nitag) del ministero della Salute, non siano presenti rappresentanti della Federazione nazionale degli Ordini provinciali dei medici chirurghi e Odontoiatri, ripensando al ruolo fondamentale degli Ordini, quali enti sussidiari dello Stato durante il tempo difficile della pandemia».
Alza l’asticella della polemica, Morandi: «Il rammarico aumenta, pensando al nostro territorio che ha pagato un prezzo altissimo in termine di vite umane di cittadini ed anche di medici, con quattordici sanitari caduti nell’esercizio della professione, a cui va il nostro ricordo riconoscente». E, di conseguenza, «le nomine del Nitag destano forti perplessità per la professata incoerenza di due professionisti con le evidenze scientifiche in materia vaccinale». Due medici, Bellavite e Serravalle, che, come afferma il Patto trasversale per la scienza (Pts), «sono noti per aver espresso pubblicamente posizioni ideologiche e antiscientifiche nei confronti dei vaccini, in particolare contro quelli pediatrici e anti-Covid». Per il Pts, le loro nomine rappresentano, quindi, «un grave segnale di legittimazione di teorie antiscientifiche, con potenziali effetti molto preoccupanti per la salute pubblica».
Il ministro Schillaci è nella bufera. Sono ore di addii, petizioni, prese di posizioni, appelli e auspici. In Veneto, l’addio di Francesca Russo, direttrice della Prevenzione in Regione e responsabile del Coordinamento interregionale della Prevenzione. Russo ha rinunciato alla nomina all’interno del Nitag per la presenza dei due medici considerati no-vax. La petizione lanciata sulla piattaforma Change.org dal Pts che ha già raccolto quasi 6 mila firme per revocare le nomine di Bellavite e Serravalle. La presa di posizione del presidente Anelli, che con una lettera inviata direttamente al ministro Schillaci «esprime rammarico di tutti i presidenti degli Ordini dei medici per la nuova composizione del Nitag». E l’auspicio del presidente Morandi: «Ci auguriamo fermamente che la politica sanitaria del nostro Paese, a partire da quella vaccinale, rimanga guidata solo ed esclusivamente dalle evidenze che la comunità scientifica, tramite studi e ricerche, contribuisce a consolidare per il progresso dell’umanità».
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