L'ANALISI
09 Agosto 2025 - 10:36
La chiavica Riglio è in condizioni critiche
CAORSO - La chiavica Riglio tra il canale diversivo Scovalasino e l’omonimo torrente finisce al centro di una interrogazione regionale. Come più volte riferito è in condizioni critiche da almeno cinque anni ed è parzialmente crollata lo scorso inverno. Tutto ciò, sommato a cedimenti arginali, provoca una parziale ostruzione del corso d’acqua con conseguente rischio di allagamenti in caso di precipitazioni intense. Ecco allora che il consigliere regionale piacentino Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) ha chiesto interventi urgenti, portando alla luce altre situazioni preoccupanti della zona della Bassa.
LA DENUNCIA
«A Muradolo di Caorso dal 2020 i residenti segnalano crepe e cedimenti alla chiavica, infrastruttura idraulica strategica, proprio nello stesso punto in cui nel 2009 l’acqua ruppe gli argini e invase case e campi – spiega il politico –. Nel 2022 la palizzata in cemento era già spezzata e spostata di quaranta centimetri. Poi lo scorso inverno il crollo totale: blocchi di cemento armato e mattoni rossi precipitati nel corso d’acqua, oggi parzialmente ostruito. Ostruzione che, con poche giornate di pioggia forte, può trasformarsi in una diga improvvisata con esiti che purtroppo conosciamo bene. E cosa fa la Regione Emilia-Romagna, insieme al Consorzio di bonifica? Due anni fa hanno annunciato lo stanziamento di 750mila euro per la messa in sicurezza, ma il progetto esecutivo non si è mai visto, il cantiere non è mai partito e, nel frattempo, si invitano i cittadini a… pazientare. Come se le piene si potessero essere programmate in agenda e rimandate».
E A CASTELVETRO...
Tagliaferri sottolinea che in altre zone della provincia di Piacenza sono già verificati scenari simili. Cita ad esempio la rottura di un ‘arginello’ del cavo Gambaro a Castelvetro, i dissesti del torrente Chiavenna sempre a Caorso, il cedimento di paratoie a Fossadello. «Il copione è sempre lo stesso – conclude –: segnalazioni per anni, lavori mai iniziati e interventi in emergenza quando l’acqua è già in salotto».
Ieri Tagliaferri ha depositato un’interrogazione a risposta scritta alla giunta guidata dal presidente Michele de Pascale per chiedere «tempi certi, interventi immediati di rimozione delle macerie e il via alla messa in sicurezza definitiva: non possiamo permettere che, per inerzia e burocrazia, i cittadini di Muradolo rivivano l’incubo del 2009». Infine la stoccata: «La gestione del rischio idraulico non si fa con comunicati e passerelle, ma con progetti realizzati e cantieri aperti».
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