L'ANALISI
I NODI DELLA POLITICA
05 Agosto 2025 - 10:37
Il Comune di Cremona
CREMONA - Negli ultimi anni l’Amministrazione comunale di Cremona ha destinato risorse significative a eventi musicali e culturali, con sussidi a fondo perduto in crescita costante. Tuttavia, l’assenza di criteri chiari e misurabili per la valutazione delle iniziative ha sollevato dubbi sull’effettivo ritorno per la comunità e sulla trasparenza nella distribuzione dei contributi.
Attualmente, le decisioni sull’assegnazione dei finanziamenti, sia in termini di destinatari che di importi, sono discrezionali e si basano su un regolamento del 2009, che valuta in modo generico la coerenza con la programmazione comunale. Questo sistema manca di bandi pubblici strutturati, trasparenti e meritocratici che garantiscano una selezione efficace delle proposte, necessaria per collocare Cremona in circuiti culturali di rilievo nazionale e internazionale, attrarre visitatori e generare ricadute economiche concrete.
I firmatari Andrea Carassai, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, e Luca Ghidini, segretario comunale di Forza Italia Cremona, sottolineano l’importanza di distinguere tra realtà di volontariato culturale — da sostenere con risorse stabili e proporzionate al valore sociale — e operatori professionali, per i quali si richiede trasparenza, rendicontazione e concorsi pubblici.
«La proposta concreta comprende:
l’istituzione di due linee di finanziamento distinte, per volontariato e operatori professionali;
l’adozione di un regolamento trasparente con criteri oggettivi, misurabili e di valutazione dell’impatto degli eventi;
la pubblicazione annuale dei dati relativi a contributi ed entrate generate;
la creazione di una Consulta cittadina per la cultura con rappresentanti di associazioni, imprese e istituzioni;
la pianificazione condivisa di un calendario culturale coordinato con gli operatori;
lo sviluppo di sinergie con Comuni limitrofi per inserire Cremona in circuiti culturali sovralocali».
A supporto della proposta, vengono citati esempi virtuosi a pochi chilometri: Parma ha saputo strutturare una politica culturale pluriennale con la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2020, trasformando l’evento in un volano per turismo, attrattività e innovazione. Nel solo 2022, Parma ha registrato oltre 740.000 presenze turistiche, con un impatto diretto stimato di oltre 40 milioni di euro per il territorio.
Secondo Carassai e Ghidini, non basta più organizzare eventi rivolti esclusivamente ai residenti: serve una strategia lungimirante che generi indotto economico, promozione territoriale e sviluppo sociale.
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