L'ANALISI
04 Agosto 2025 - 16:09
CASALMAGGIORE - Il nuovo palazzetto dello sport, edificato accanto alla scuola elementare Marconi, torna al centro del dibattito politico cittadino. Durante il consiglio comunale, il sindaco Filippo Bongiovanni ha fatto chiarezza sull’andamento economico del cantiere. «In fase di studio di fattibilità – ha spiegato Bongiovanni – il progetto ammontava a circa 5,96 milioni di euro. Regione Lombardia ci ha assegnato un contributo di 2,85 milioni, mentre per coprire la parte restante ci siamo mossi con l’Istituto di Credito Sportivo, stipulando un mutuo da 3,1 milioni». Tuttavia, con l’approvazione del progetto esecutivo nel 2022-2023 e l’adeguamento dei prezzari regionali, il quadro economico è salito a 6,33 milioni di euro. Siamo poi andati a gara – ha continuato il sindaco – ottenendo un ribasso sull’importo dei lavori. Ma è importante chiarire: l’Iva e gli oneri per la sicurezza non sono soggetti a ribasso e vanno sempre sommati. Aggiungendo queste voci alla base d’asta, si arriva di nuovo alla cifra originaria di 5,96 milioni, che è quella sulla quale abbiamo chiuso il mutuo».
Nel frattempo, però, è intervenuto il nuovo Codice dei Contratti, che impone alle stazioni appaltanti di riconoscere alle ditte gli aumenti dei prezzi dei materiali riferiti ai prezzari del 2023 e 2024. «Non abbiamo ancora erogato nulla in più – ha precisato Bongiovanni – ma abbiamo prudentemente accantonato 400mila euro di avanzo libero, perché sappiamo che le richieste stanno arrivando e andranno affrontate. Questo è avvenuto anche in altri cantieri cittadini: dal Nido Aroldi al Torrione, da Santa Chiara agli alloggi di via Romani».
Al momento sono stati già pagati 3,81 milioni di euro e restano da saldare 2,91 milioni. I fondi regionali già incassati ammontano a 1,9 milioni.
Il consigliere di minoranza Luciano Toscani ha espresso dubbi sul metodo adottato. «Avete stanziato risorse in più prima ancora che la ditta le chiedesse – ha detto –. Questo rischia di sollevare questioni anche da parte di chi ha partecipato alla gara. Se davvero il Codice dei Contratti impone questi aumenti a gara chiusa, mezzo Paese rischia il dissesto. Chiedo di ricevere i riferimenti di legge per approfondire». Il sindaco ha ribadito che l’aumento non è un errore di previsione, ma il frutto di norme sopravvenute.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris