L'ANALISI
30 Luglio 2025 - 08:57
CASTELLEONE - L’occhio elettronico torna a sdoppiarsi e, da oggi, non scappa più nessuno. L’obiettivo? «Non più multe ma rilevamenti mirati».
Chi viaggia sulla Paullese tra il borgo e Madignano dovrà di nuovo fare attenzione a entrambe le direzioni. Da stamattina sarà infatti riattivata la postazione fissa di controllo della velocità anche nel senso di marcia Cremona-Crema, all’altezza del km 42+780.
L’autovelox fisso in direzione opposta (Crema-Cremona) era già attivo da tempo. Le operazioni di taratura tecnica saranno effettuate nella mattinata, con l’installazione di cartelli temporanei e segnali di preavviso, ma nel pomeriggio lo strumento entrerà ufficialmente in funzione. Il limite resta lo stesso: 90 all’ora.
A comunicare la novità sono state l’amministrazione e la Polizia provinciale, che sottolineano come la decisione sia maturata dopo mesi di monitoraggio: le infrazioni complessive sono diminuite, ma tra quelle rimaste, si sono registrati casi di velocità molto elevate, tali da mettere a rischio la sicurezza di tutti. È proprio questo, più che il numero dei biglietti staccati dal blocchetto, ad aver spinto per la riattivazione.
Lo chiarisce bene la comandante Chiara Fusari: «La direzione Crema era stata disattivata anche in ragione del numero sempre meno importante di sanzioni, perché, è bene ribadirlo, gli autovelox non sono strumenti per far cassa, ma per garantire la sicurezza. Tuttavia, ora abbiamo riscontrato un’anomalia molto preoccupante. Chi commette l’infrazione non lo fa per pochi chilometri in più: supera di molto il limite, viaggiando a velocità estremamente sostenute. E questo rappresenta un pericolo concreto per il trasgressore stesso e per gli altri. Serve quindi un deterrente».
L’autovelox era stato disattivato qualche tempo fa, anche in considerazione del fatto che la realizzazione della rotatoria tra Castelleone e Madignano sembrava aver migliorato la fluidità e la sicurezza del traffico. Ma ora si torna a una doppia attivazione, per rispondere dunque, secondo quanto riferito da Cremona, a un’esigenza di prevenzione e tutela.
Ponderata la posizione del sindaco Federico Marchesi, che precisa come il Comune non sia stato coinvolto direttamente nella decisione: «Non abbiamo dati e riscontri, quindi non posso dire se fosse o meno necessario. So che era stato disattivato perché, dopo la realizzazione della rotatoria, pareva non fosse più utile. Se ora viene riattivato, presumo che la provincia abbia i numeri e tutte le più valide ragioni per farlo ma si tratta di una scelta che è interamente in capo a loro».
Intanto, Cremona ha già annunciato che in inverno arriverà una nuova postazione fissa anche a Spino d’Adda, sempre lungo la SP415, per rafforzare il presidio su un tratto particolarmente trafficato. Un segnale chiaro: la linea è quella della tolleranza zero verso l’alta velocità, soprattutto dove il rischio di incidenti rimane alto.
In sintesi, non cambia solo la tecnologia, ma cambia anche l’approccio: meno sanzioni, ma più mirate, e soprattutto più severe verso chi sfreccia senza pensarci due volte. Automobilisti avvisati, dunque, in entrambe le direzioni di marcia. Adesso, dunque, occhi aperti. In entrambi i sensi. E piede più leggero. Anche per chi conosce la strada a memoria.
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