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A2A. IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Investiti 134 milioni sul Sud della Lombardia

Il Bilancio di Sostenibilità del gruppo: «Sul territorio distribuito valore per 194 milioni»

La Provincia Redazione

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24 Luglio 2025 - 17:14

Investiti 134 milioni sul Sud della Lombardia

CREMONA - Oltre 194 milioni di valore economico distribuito sul territorio, in aumento del 12%, con un risparmio di 380mila tonnellate di CO2. Questo i dati fondamentali del Bilancio di Sostenibilità Territoriale del sud Lombardia di A2A, presentato oggi da Lorenzo Giussani, direttore Strategy and Growth di A2A. Alla presentazione, dopo i saluti del sindaco Andrea Virgilio, la discussione sulle prospettive future sull’impatto ecologico umano in Lombardia, con le voci di Andrea Massari, Dg Agricoltura, sovranità alimentare e foreste di Regione Lombardia, e Nicola Lamberti, Ad e co-fondatore di Alimentiamoci Srl .

«Nel 2024 – ha spiegato Giussani – abbiamo investito sul territorio oltre 134 milioni. Abbiamo distribuito oltre 194 milioni nelle Province di Cremona, Lodi, Pavia e Mantova, contribuendo a sostenere il tessuto imprenditoriale con quasi 70 milioni di euro di ordini ai fornitori locali, per il 78% micro o piccole imprese. Risultati che crescono anno dopo anno e confermano l’impegno di A2A per il Sud Lombardia. Il Bilancio testimonia la nostra volontà di costruire insieme alle istituzioni e agli stakeholder del territorio un percorso condiviso verso la transizione ecologica». Gli investimenti infrastrutturali, nel 2024, hanno segnato una crescita del 45%. Risorse destinate allo sviluppo delle reti elettriche e del teleriscaldamento, al potenziamento della capacità impiantistica e alla realizzazione di soluzioni innovative, coerentemente con i pilastri del piano industriale del gruppo: economia circolare e transizione energetica.

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Nelle Province di Cremona, Lodi e Mantova sono state raccolte complessivamente oltre 200mila tonnellate di rifiuti dalle squadre di Aprica, di cui circa 158mila derivanti dalla raccolta differenziata. Nel 2024, inoltre, è stato confermato l’azzeramento del ricorso alla discarica (superando il target europeo del 10% al 2035): il 79% dei rifiuti urbani è stato infatti avviato a recupero di materia, il restante 21% ha generato energia elettrica. Grazie alle attività promosse da Aprica, a Crema è stata potenziata la rete dei cestini stradali e sono state installate fototrappole per contrastare l’abbandono dei rifiuti. Per quanto riguarda la produzione energetica, oltre allo sfruttamento dei rifiuti non recuperabili c’è stato l’investimento sul biometano (con la riattivazione dell’impianto di Castelleone).

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