L'ANALISI
02 Settembre 2013 - 12:08
Il gruppo che ha partecipato alla due giorni all'oratorio di Bozzolo
Pur essendo la prima esperienza l'adesione è stata massiccia: 85 ragazzi di 15 oratori seguiti da una decina di collaboratori della F.O.Cr.. «Si è instaurato subito un clima di grande entusiamo e voglia di fare - commenta a caldo don Paolo Arienti -. Il ritmo delle giornate è stato molto serrato, ma i ragazzi hanno seguito tutto senza difficoltà. Molto bella la preghiera guidata da don Marco D'Agostino e incentrata sulla parabola dei talenti, così come esilarante è stata la serata condotta da Stefano Priori, Alberto Ghisoni e Mattia Cabrini. Direi che il bilancio è più che positivo, grazie anche alla stupenda accoglienza del parroco di Bozzolo don Maccalli, del vicario don Barbieri e dei tanti volontari che ci hanno preparato i pasti, sempre ottimi e abbondanti».
I diversi gruppi sono giunti nella mattinata di venerdì 30 e hanno preso possesso dell'oratorio che eccezionalemente è rimasto chiuso per tutta la durata della scuola animatori. Ad ogni partecipante è stato consegnato un "talento" da mettere al collo: un concreto invito a giocarsi nella "due-giorni" tirando fuori il meglio di sè. Alle 10 Stefano Priori, noto e frizzante animatore di tanti eventi diocesani, ha guidato il primo modulo dal titolo: «La figura dell'animatore: le motivazioni, lo stile e le tecniche». Nel pomeriggio è toccato a Mattia Cabrini svolgere il secondo modulo su «L'animazione: l'arte della relazione». A seguire don Paolo Arienti ha intrattenuto i ragazzi sul tema «L'oratorio e l'animazione». È seguita la preghiera guidata da don D'Agostino: il responsabile del Centro Diocesano Vocazioni ha invitato i ragazzi a riflettere in modo particolare sui doni che Dio ha concesso a ciascuno e su come farli fruttificare nella propria vita. Dopo cena, Stefano Priori, Alberto Ghisoni Mattia Cabrini hanno animato la serata con balli e sketch sempre molto coinvolgenti.
La mattinata di sabato 31 agosto è stata dedicata agli aspetti tecnici dell'animazione con quattro laboratori. I ragazzi hanno potuto scegliere tra «Il teatro d'animazione ed educativo» curato da Alberto Ghisoni, «La danza e il bans» con Sonia Ballestriero, «Il gioco» con Mattia Cabrini e Stefano Priori e «Il lavoro del tecnico» a cura di Marco Rossetti e Simone Andrusiani.
Nel pomeriggio, divisi per gruppi, gli adolescenti hanno fatto una breve verifica dalla quale è emersa la piena promozione della scuola, tanto che qualcuno ha proposto di allungarla di qualche giorno.
A don Arienti è spettato tirare le somme. Il presidente della F.O.Cr. ha ringraziato i ragazzi per aver scelto di partecipare a questa scuola, nonostante fosse una novità, li ha invitato a tornare a casa per "contagiare" i propri amici con l'entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco, ma anche di concretizzare quanto imparato nei diversi laboratori. Poi un auspicio: a non disprezzare i compagni che fanno gli animatori senza troppa voglia e convinzione, ma ad aiutarli a vivere in pienezza questo servizio nella Chiesa.
Infine l'avviso che sul sito www.focr.it saranno pubblicati al più presto i diversi materiali utilizzati nella due giorni.
Prima di tornare nei propri oratori i ragazzi sono stati invitati a prendere dal cesto posto in mezzo al cerchio tanti talenti quante sono state le occasioni di crescita di questa esperienza.
Come segno di impegno per il futuro ogni ragazzo ha quindi firmato una maglietta creata apposita per la scuola animatori (ha ciascuno ne è stata regalata una): al più presto essa sarà simbolicamente consegnata al Vescovo Dante.
L'appuntamento è, dunque, per l'anno prossimo.
Gli oratori coinvolti nella prima scuola animatori:
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris