L'ANALISI
06 Luglio 2025 - 18:38
ISOLA DOVARESE - Ieri piazza Matteotti ha accolto la prima edizione dell’Indian Mela, un’esplosione di cultura e festa firmata dalla comunità indiana locale. Tra le mura storiche di Isola Dovarese, la serata ha avuto il sapore di casa e la meraviglia dell’altrove. Nell’ambito della rassegna estiva ‘LuDiLuglio Isolano’, che ogni sabato propone appuntamenti all’insegna della convivialità, il protagonista assoluto è stato il Punjab dell’India, raccontato con orgoglio, energia e generosità.
A dare il via alla serata è stato il gruppo Rangla Punjab Italy, con una trascinante esibizione di bhangra: ritmo incalzante, tamburi dhol, braccia al cielo e sorrisi larghi, mentre sul palco le danzatrici e i danzatori in abiti turchesi e gialli coloravano l’aria al suono delle musiche punjabi. Una danza antica, agricola, festiva, che è diventata linguaggio universale di appartenenza.
Lo spazio intorno raccontava una storia altrettanto viva: i dettagli della scenografia: dal manjha tradizionale (struttura usata per riposare) ai pakhi (ventagli estivi ricamati), fino alle moto Royal Enfield e al trattore parcheggiato in un angolo, ogni dettaglio che parlava di terra, di fatica e di stagioni da rispettare. Un linguaggio che qui, nella Bassa cremonese, si conosce bene.
La cultura punjabi, profondamente legata al lavoro agricolo, ai ritmi della natura e al rispetto per la terra, trova in queste campagne un’eco sorprendente. Le mani che seminano, raccolgono e celebrano il raccolto, parlano la stessa lingua, anche se in dialetti diversi. «Volevamo che chiunque passasse da qui potesse riconoscere un pezzetto del Punjab», ha spiegato Joravar Maan, consigliere comunale e voce ponte tra le culture. «Non solo musica o abiti: anche la quotidianità ha un’anima da raccontare».
Il momento più scenografico è stato senza dubbio la sfilata: un tripudio di tessuti ricamati, gioielli scintillanti e colori accesi che ha coinvolto donne e uomini, tutti vestiti con abiti tradizionali del subcontinente indiano. I lehnga, i turbanti, i drappeggi sofisticati: ogni dettaglio raccontava un’estetica antica e ancora oggi viva, che mescola eleganza e simbolismo. A curare questo spettacolo di stile è stata la boutique Made in Heaven di Brescia, che ha portato in piazza un’esplosione di bellezza e orgoglio culturale.
A seguire, è intervenuto il sindaco di Isola Dovarese, Gianpaolo Gansi, che ha colto l’occasione per sottolineare il valore della cultura come ponte tra mondi e persone. Le sue parole, accorate e propositive, hanno tracciato un orizzonte che guarda oltre la singola serata: «In questo magnifico contesto che è la piazza di Isola Dovarese, già amata e conosciuta da tanti, stasera siamo ancora più felici grazie alla presenza della comunità indiana. Isola Dovarese vuole essere, sempre di più, un borgo della cultura e del benessere. La cultura non ha confini e si manifesta nella musica, nella moda, nel folklore, ma anche nei modi di vivere quotidiani. Ringrazio sinceramente tutti coloro che l’hanno resa possibile: in primo luogo la comunità indiana, poi la Pro loco di Isola Dovarese per l’organizzazione, e tutti gli altri che hanno collaborato. Mi auguro che questa non sia una serata isolata, ma l’inizio di un percorso. Lancio fin da ora un’idea: perché non pensare, il prossimo anno, a un vero e proprio Festival delle Culture, uno spazio aperto dove diverse comunità del mondo possano incontrarsi e raccontarsi, senza confini?».
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