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GRANDE FIUME

Caldo torrido, la discesa del Po continua: -7,38 metri

Aggiornamento dell’Osservatorio permanente sulla crisi idrica gestito dall’Autorità di bacino distrettuale: preoccupazione nella zona del Piacentino ma non ancora nel Cremonese

Elisa Calamari

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02 Luglio 2025 - 17:16

Caldo torrido, la discesa del Po continua: -7,38 metri

CREMONA - La lenta discesa del livello del fiume Po prosegue: oggi a metà pomeriggio all’altezza del vecchio ponte in ferro ha raggiunto i -7,38 metri. E proprio nella giornata di oggi è uscito anche il più recente aggiornamento dell’Osservatorio permanente sulla crisi idrica gestito dall’Autorità di bacino distrettuale, che parla di una condizione che inizia a preoccupare nella zona del Piacentino ma non ancora nel Cremonese.


In terra emiliana anche l’invaso di Mignano è attualmente al 50% delle sue capacità e sono già state segnalate difficoltà di approvvigionamento per l’agricoltura. Intanto gli spiaggioni avanzano: al Ponticello di Castelvetro solite passeggiate lì dove solitamente scorre il Grande Fiume, alla diga di Isola Serafini avanzano le lingue di sabbia e nel pomeriggio era in azione anche una draga. Ma anche a Cremona c’è già chi osserva il vecchio e malandato ponte notando l’abbassamento del livello in corrispondenza dei piloni.


L’Osservatorio di AdbPo, però, oggi ha concluso la seduta indicando la severità idrica a scala distrettuale come ‘Bassa’, con l’eccezione della provincia di Cuneo e appunto della provincia di Piacenza, per la quale viene individuata una condizione di severità idrica ‘Media’ con la possibilità di rilasciare deroghe al deflusso minimo vitale per i diversi usi.

«Le deroghe potranno essere rilasciate dall’Autorità competente così come previsto dalle disposizioni nazionali e regionali in materia – fa sapere proprio l’AdbPo –, previa comunicazione all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po. Inoltre, considerate le condizioni relative all’area del Delta che continueranno ad essere monitorate nei prossimi giorni, si chiede ai regolatori dei Grandi Laghi, stante il significativo contributo da questi fornito all’andamento dei deflussi lungo il fiume Po, di operare nelle prossime settimane in modo da garantire rilasci adeguati verso il grande fiume, utili ai fini del contrasto alla risalita del cuneo salino». L’Osservatorio verrà convocato di nuovo nelle prossime settimane al fine di rivalutare l’andamento della condizione di disponibilità idrica nelle varie aree del distretto a seguito delle precipitazioni attese.

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