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DIOCESI DI CREMA

Don Piero lascia la parrocchia dopo 50 anni di sacerdozio

Lunedì l’ultimo giorno alla guida dell’Unità pastorale di Pieranica, Quintano, Azzano e Torlino: il commiato in tre messe domenicali: «Ho cercato di onorare la Chiesa, ringrazio il Signore e le comunità che mi hanno sostenuto»

Giovanni Ricci

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27 Giugno 2025 - 05:05

Don Piero lascia la parrocchia dopo 50 anni di sacerdozio

Don Piero Lunghi e il vescovo Daniele Gianotti

PIERANICA - Don Piero Lunghi, 75 anni, lascia il mandato da parroco. Lunedì, per lui, dopo 7 anni sarà l’ultimo giorno alla guida dell’unità pastorale che comprende Pieranica, Quintano, Azzano e Torlino. Don Lunghi, in passato, ha ricoperto vari incarichi in una decina di parrocchie, nei 50 anni di sacerdotio. Si era insediato a Pieranica il 14 ottobre del 2018, presentato dal vescovo Daniele Gianotti ai parrocchiani e ai tre sindaci dei Comuni nei quali poi ha svolto il suo mandato. Nato a Crema il 15 marzo 1950, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 28 giugno 1975. È stato curato a Casaletto Ceredano e cappellano a Casale, quindi parroco a Madignano dal 1987 al 1998, amministratore a Santa Maria dei Mosi dal 1998 al 2007 e parroco a Sant’Angela Merici dal 1998 al 2008, anno nel quale è stato nominato parroco a Casale Cremasco cui s’è unito, nel 2009, anche Castel Gabbiano. Nelle chiese dell’Unità pastorale, don Lunghi lascia un’impronta di semplicità e spiritualità. E non sarà neppure a Como domani per festeggiare l’anniversario di ordinazione, perché impegnato con le messe di commiato. Domenica alle 9 saluterà dopo la messa i parrocchiani di Torlino e alle 10 quelli di Quintano. E sempre domenica alle 16 saluterà Pieranica. «Per impegni non potrò essere del gruppo di sacerdoti che sabato parteciperanno a Como alla funzione religiosa in occasione del 50° di ordinazione. Tornerò ad abitare a Santa Maria della Croce e mi auguro di aver seminato bene durante i molti anni di ministero nelle varie comunità. Ho cercato di onorare la Chiesa e ringrazio il Signore. Esprimo gratitudine per il sostegno, l’affetto e la preghiera che mi hanno accompagnato nel mio servizio. Ovviamente — aggiunge don Lunghi — quest’anno con il 50° della mia fedeltà sacerdotale, questa circostanza assume un valore eccezionale».

Un sacerdote che raggiunge i 75 anni di età, secondo il codice di diritto canonico, è tenuto a presentare le dimissioni dalla guida della sua parrocchia, anche se la decisione finale spetta al vescovo. Questo è un passaggio comune e previsto nell’ambito della Chiesa, legato al naturale invecchiamento e alla necessità di un ricambio generazionale nel ministero pastorale. Inevitabilmente il vescovo dovrà, nei prossimi giorni, provvedere agli spostamenti di alcuni sacerdoti, nominando il nuovo responsabile dell’Unità pastorale che fa capo a Pieranica.

Don Piero domani, dunque, non sarà a Como, in occasione della messa delle 10 nel duomo lariano concelebrata dal cardinale Oscar Cantoni (già vescovo di Crema), da monsignor Franco Manenti (vescovo di Senigallia ed ex vicario diocesano cremasco) e don Mario Pavesi, attuale parroco di Bagnolo Cremasco. Tutti sono stati ordinati presbiteri nello stesso giorno e anno. Nella cattedrale comasca saranno presenti delegazioni di fedeli sia di Sergnano (paese d’origine di monsignor Manenti e don Pavesi) sia di Bagnolo, con in testa i due sindaci Mauro Giroletti e Doriano Aiolfi. La famiglia Pavesi tramite Cesare, uno dei fratelli di don Mario, ha organizzato un pullman che domani partirà dalla chiesa, con il parroco don Francesco Vailati.

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