L'ANALISI
CONTRO LE BARRIERE ARCHITETTONICHE
22 Giugno 2025 - 08:29
CREMONA - Via libera dalla Giunta al progetto esecutivo per la realizzazione di attraversamenti semaforizzati adeguati alle esigenze dei non vedenti. Si tratta complessivamente di 11 distinti impianti per un totale di 17 attraversamenti pedonali per un impegno di spesa di 105mila euro, di cui 50mila di cofinanziamento comunale. Nessuno degli impianti presenta attualmente allestimenti funzionali all’utilizzo delle persone non vedenti.
I lavori partiranno a breve, già a luglio. «Si tratta — spiega l’assessore alla Mobilità, Luca Zanacchi — di un tassello importante del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche a cui sta lavorando la collega di Giunta Marina Della Giovanna. Il progetto era della precedente amministrazione ed è stato riadeguato per diversi motivi e anche proprio per inserirlo appunto nel Piano. Renderà i percorsi della nostra città sempre più inclusivi e senza barriere».
Il progetto si articola su due livelli di intervento, entrambi catalogabili come eliminazione di barriera architettonica con particolare riguardo ai non vedenti. La parte infrastrutturale consiste nell’installazione di pavimentazione tattile che sarà in materiale cementizio. I semafori poi saranno dotati di dispositivi di chiamata e sonori.
Si tratta di un progetto del 2021 che è stato poi rivisto dal Comune dopo aver vinto un bando del Ministero emanato proprio a questo scopo «e con particolare riguardo agli attraversamenti semaforizzati ad alto flusso pedonale, o in concomitanza di intersezioni che risultano essere particolarmente pericolose per le persone affette da disabilità visive e non ancora adeguate». Inserita nella graduatoria nazionale delle proposte finanziabili, quella cremonese ha mostrato però alcuni problemi in fase di progettazione esecutiva, sia per quanto riguarda le tecnologie che per la localizzazione dei semafori. Inoltre, hanno pesato anche le variazioni dei prezzi.
Si legge infatti nella Relazione tecnica che «durante la fase istruttoria del progetto esecutivo è stata condotta una ricognizione degli impianti con Aem ed Edison, alla quale è affidata la gestione». Ed è emerso che «alcuni degli impianti sono equipaggiati con tecnologie ormai obsolete, per cui un eventuale intervento di implementazione potrebbe non essere del tutto compatibile o comunque, rischierebbe un orizzonte temporale minimo in caso di necessità di rifacimento dell’impianto.
Altri interventi si inseriscono, invece, in ambiti candidati a prossimi interventi di riqualificazione o di rigenerazione urbana con la conseguenza, se dato corso al progetto, di dover demolire nel breve termine quanto realizzato. Nel periodo successivo alla partecipazione al bando lo stato dei luoghi, in alcuni casi, è stato alterato per permettere l’inserimento di percorsi ciclabili. Va, inoltre, considerato l’aumento dei prezzi che nel periodo 2021-24 è stato particolarmente rilevante». Da qui la decisione dell’amministrazione «di modificare l’elenco degli impianti su cui intervenire, escludendo quelli più problematici ed includendone di nuovi ubicati in ambiti o su percorsi ugualmente rispondenti ai requisiti del bando».
Dal Ministero è arrivato l’ok alla variante che tra l’altro aumenta gli impianti dagli 8 originari a 11.
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